IL MARTEDI' 19/09/2017 DEL MILLE OCCHI FESTIVAL: Olmi, Poggioli e altri al Teatro Miela di Trieste

I Mille Occhi di martedì si aprono con la dedica cinematografica di Ermanno Olmi al Cardinal Martini Vedete, sono uno di voi. "La sua esistenza profetica è un dono che non va disperso", afferma Olmi che sceglie di essere lui stesso l'io narrante di un testamento etico interprete e lettore dei messaggi del cardinale spiegando così la scelta del titolo dato al film. L'appuntamento con questa grande visione è alle 9.15 per concessione dell'Istituto Luce-Cinecittà, ma I Mille Occhi restano puntati su Ermanno Olmi anche nella serata per un evento unico: il film riemerso del regista Il tentato suicidio nell'adolescenza. Il film è stato ritrovato dalla Fondazione Micheletti di Brescia, uno degli archivi fondamentali per la storia del 900, che ha voluto, come seconda proiezione assoluta del film dopo quella nella città natale di Basaglia alla recente Mostra del Cinema di Venezia, quella nella città in cui Basaglia più radicalmente operò, Trieste. Un film che segna la sconfitta della psichiatria prebasagliana rispetto ai conflitti dell'amore e gli impulsi di morte. Ne testimonierà Michele Zanetti, ora presidente dell'Associazione Anno uno, che introdurrà la proiezione insieme agli archivisti della fondazione Stefano Guerrini e René Capovin. Il dittico che si costituisce tra vedete, sono uno di voi e il documento sessantottesco, dopo il precedente pari capolavoro torneranno i prati pone Olmi tra i cineasti indispensabili, afferma il direttore Sergio M. Grmek Germani, sottolineando come questa opera faccia saltare il controllo della psichiatria classica sulle vicende dei corpi mortali, e faccia esplodere nel suo montaggio tutto il fiorire di volti, espressioni, sguardi dell'intero cinema del cineasta, corti e lunghi, per la sala o televisivi. La programmazione che I Mille Occhi riservano al suo pubblico per questo martedì è densa di intense visioni: a partire dalla tarda mattinata verranno riscoperti alcuni tesori inesplorati del cinema "di casa", quello italiano come Il cappello da prete di Ferdinando Maria Poggioli alle 10.45 a cui seguirà un giallo psicanalitico da non perdere Il testimone, primo film di Pietro Germi. Nel primo pomeriggio la proiezione di Cari genitori di Enrico Maria Salerno, film sul conflitto generazionale tra genitori e figli, proiettato nella copia 35mm di Gary Vanisian, seguito da Il rossetto di Damiano Damiani in cui il regista tratteggia una adolescente dai molteplici aspetti contraddittori propri della sua età senza mai cedere a certa retorica del lolitismo.
I Mille Occhi guardano alla Grecia e assegnano il premio Anno uno 2017 a un grande autore contemporaneo che in Italia va ancora pienamente scoperto, il cineasta Dimos Theos. Nel corso del Festival verranno presentati tutti i film del regista e il programma di martedì prevede il primo incontro con il suo cinema: alle ore 18.00 la proiezione di Ekato ores tou mai, documentario sulle ultime ore vita di Grigoris Lambrakis, assassinato dai membri di un'organizzazione di estrema destra durante un comizio politico nel maggio del 1963. A seguire il suo primo film apertamente politico, in contrasto con il cinema commerciale fino a quel momento dominante, Kierion ispirato al "caso Polk", l'omicidio di un giornalista americano nel durante la Dittatura dei colonnelli: il film non fu fatto circolare in Grecia ma proiettato unicamente alla Mostra del Cinema di Venezia nel 1968 e poi trasmesso dalla televisione tedesca, mentre uscì in patria solo nel 1974 con l'aggiunta di nuove scene e un nuovo montaggio.
La serata continua dopo la proiezione dell'Olmi ritrovato con il percorso sul cinema serbo e croato: il famoso regista serbo Slobodan Šijan con il produttore Brana Srdić introdurranno i film Plastični Isus (Gesù di plastica) del serbo Lazar Stojanović, con protagonista il performer e cineasta croato Tomislav Gotovac. Subito dopo la sua realizzazione il film venne confiscato, l'autore processato e nel 1973, condannato a tre anni di prigione. Proibito in Jugoslavia per la sua carica provocatoria, politica, culturale e sessuale, è riemerso solo in anni recenti vincendo il premio FIPRESCI al Festival des films du monde de Montréal.
Conclude il martedì dei Mille Occhi un meraviglioso Roberto Rossellini documentarista con La forza e la ragione - Intervista a Salvatore Allende, un documento di eccezionale importanza testimoniale, seguito da un film adorato soprattutto da un critico fine come il direttore Sergio M. Grmek Germani il capolavoro massimo della commedia bassa, W la foca di Nando Cicero. (COMUNICATO STAMPA) Info: www.miela.it

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