Pordenonelegge: di sezione in sezione

pordenonelegge e i libri dei ragazzi Pordenonelegge junior, cinque giorni a misura di “giovane lettore”: dal 13 al 17 settembre Pordenone diventa capitale del libro per l’infanzia e per i ragazzi con un festival ‘parallelo’ in cui spiccano le piu’ attese prime italiane – Guido Sgardoli, Marcello Fois, Sonia Marialuce Possentini, le collane ‘Rivoluzioni di libri volanti’ e ‘Mi piace/non mi piace’. E dove gli autori di riferimento saranno protagonisti con le loro storie: da Roberto Piumini a Guido Sgardoli, da Bruno Tognolini a Luigi Garlando e Gabriele Clima, da Nicoletta Costa a Chiara Carminati, Pierdomenico Baccalario, Davide Morosinotto. Ma anche le ‘ Storie bestiali’ di Papik e le riflessioni di Federico Taddia intorno alla medicina: incontri, laboratori, letture e spettacoli per esplorare la letteratura, l’arte, la scienza e l’ambiente, il cinema e la poesia ma anche il mondo delle emozioni dei piu’ piccoli. Sabato 2 settembre: deadline per partecipare a “ Caroautore 2017 ”. E da lunedi’ 4 settembre scattano le prenotazioni per le scuole.
pordenonelegge sul tema carceri Pordenonelegge, l’impegno sul tema carcere: in mostra - eccezionalmente visitabili dal pubblico all’interno della Casa Circondariale di Pordenone - i libri d’arte realizzati dai detenuti nell’ambito dei laboratori di recupero. E al festival l’anteprima del libro “Ferro batte ferro” di Pino Roveredo, garante dei detenuti FVG. Don Antonio Mazzi, fra i protagonisti dell’edizione 2017, visiterà i detenuti venerdì 15 settembre. Nelle passate edizioni hanno fatto visita anche Balasso, Bergonzoni, Fois, Albinati. Tema sicurezza: nei giorni ‘caldi’ per la security dei grandi eventi di piazza, alla Festa del libro il Comandante Alfa, nome in codice ‘Cigno’, fondatore dei GIS, racconterà il suo impegno nel gruppo degli interventi speciali dell’arma. Come da prassi nell’incontro di pordenonelegge indosserà il mefisto d’ordinanza (passamontagna integrale).(Comunicato Stampa) Copyright © 2015 Fondazione Pordenonelegge.it P.Iva 01738520939 Corso V. Emanuele II, 47 33170 - Pordenone (PN) Tel.: 0434.1573100 - 1573200 Fax: 0434.1573222 E-mail: fondazione@pordenonelegge.it

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Era nato a Gorizia, un po’ per caso, l’undici giugno del 1936, se n’è andato nei giorni scorsi a Trieste, dove è sempre vissuto, il tenore Giuseppe Botta, per tutti Pino, all’età di ottantasette anni. “E’ sempre stato una persona molto vitale e combattiva e nel settembre scorso era uscito da una situazione quasi disperata” racconta suo figlio Riccardo, tenore pure lui, al telefono da San Gallo in Svizzera dove è artista residente. “Questa volta non ce l’ha fatta.”. Figlio di mamma austriaca e padre pugliese Pino Botta studiò canto a Trieste con la signora Eulalia Slavich. Al canto arrivò per spirito di emulazione, suo padre che per un certo periodo fu lo chaffeur personale del Duca d’Aosta, era un grande appassionato d’opera. “Non aveva basi professionali” ricorda Riccardo, “ma la sua era una voce dal timbro baritonale molto potente. Gli piaceva cantare mentre ascoltava i suoi dischi. Ha sempre trafficato con le automobili e in un incidente di macchina morì cinquantenne. Uno dei primi
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