Pordenonelegge 2018: grandi autori "allo specchio". Al festival le novità di firme internazionali e italiane che, raccontando, “si raccontano”
Lisa Halliday e “Asimmetria”, l’opera prima dell’autrice che adesso vive a Milano e che in filigrana ripercorre nel libro la sua relazione con Philip Roth. Ala Al Aswani con il nuovo romanzo “Sono corso verso il Nilo” torna a Piazza Tahir e ai giorni della Primavera Araba che in prima persona aveva intensamente vissuto. Otto anni alla Casa Bianca accanto al Presidente scorrono nel libro di David Litt : “Grazie, Obama. Memorie semiserie di un giovane scrittore di discorsi”. Anche Oscar Farinetti ci stupisce con “Quasi”, un libro di versi, disegni e favole in cui racconta il suo mondo di fantasia e tenacia attraversando i temi che gli appartengono e gli sono più cari.
E poi Sujeev Sahota e il suo “Anno dei fuggiaschi” che riflette le speranze e le paure delle ultime generazioni di immigrati indiani, Predrag Finci ripercorre l’esilio come dolorosa via maestra alla sopravvivenza, Prabda Yoon prova a ricostruire un mosaico attualissimo della sua Thailandia. Jami Attemberg offre il ritratto intensamente realistico e generazionale di una quarantenne newyorkese, mai abbastanza “grande” da prendere in mano la sua vita. (Comunicato Stampa)
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