CANTA ITALIANO (MA ANCHE RUSSO E IL FRANCESE DE L'AFRICAINE DI MEYERBEER) L'OPERA DI MARSIGLIA E ANNUNCIA LA STAGIONE 2020/2021

L’Italia ha iniziato e la Francia italofona la segue a ruota: l’Opéra di Marsiglia ha annunciato infatti la sua prossima stagione musicale 2020/2021, mentre il Paese si risveglia dalla fase di crisi pandemica più acuta. Sarà una stagione dedicata al Belcanto e ai grandi titoli d’opera di tradizione italiana, quella marsigliese, ma non mancherà spazio -com’è costume nella Maison diretta da Maurice Xiperras - per l’opera francese di rara esecuzione e per la musica russa. Sono sette i titoli che compongono la stagione lirica dell’Opéra di Marsiglia, il cui cuore è da ravvisare nelle quattro opere italiane, con il teatro musicale di Giacomo Puccini sugli scudi, dapprima con La Bohème messa in scena dall’indistruttibile Leo Nucci, che a Liegi è in cartellone come interprete, e Tosca.. Angélique Boudeville, una speranza della lirica francese sarà Mimì, affiancata da Lucrezia Drei, Enea Scala, Alexandre Duhamel. Tosca, un nuovo allestimento dell’Opéra, sarà affidata alle cure registiche di Louis Désiré, con Jennifer Rowley nel rôle en titre, l’emergente Marcelo Puente in Cavaradossi, Samuel Youn e Patrick Bolleire.
A Louis Désiré Monsieur Xiberras ha affidato anche il nuovo allestimento della verdiana Luisa Miller ispirata allo Schiller di Kabale und Liebe, che sarà diretta da Paolo Arrivabeni, con una compagnia di tutto rispetto: Zuzana Marková, Luisa, Sophie Koch, nel cameo della Duchessa Federica, Stefano Secco, Rodolfo, Gezim Myshketa, il vecchio Miller, Nicolas Courjal e Marc Barrard, e, come sempre, l’Orchestra e il Coro stabili dell’Opéra di Marsiglia. In coproduzione con l’Opéra d’Avignone tornerà a Marsiglia L'Italiana in Algeri di Rossini e avrà altri due musicisti italiani in cabina di direzione musicale, Roberto Rizzi-Brignoli, e regia, Nicola Berloffa. Silvia Tro Santafé, collaudata Isabella, Amélie Robins e l’esperta Marie-Ange Todorovitch formeranno il terzetto femminile, mentre a Philippe Talbot, Florian Sempey, Mirco Palazzi e Pablo Ruiz sono affidati i quattro personaggi maschili del capolavoro rossiniano.
Se il repertorio italiano sarà quello più rappresentato, l’inaugurazione della stagione 2020/2021 dell’Opéra di Marsiglia canterà la lingua russa del capolavoro di Ciaijkovskij La dama di picche, già ammirata a Nizza nell’ambito del Grand Projet de la Région Sud. Messa in scena da Olivier Py, La dama di picche sarà interpretata da Marie-Ange Todorovitch nell’enigmatico personaggio della vecchia Contessa, da Barbara Haveman e Marion Lebègue, sotto la direzione di Lawrence Foster. Completano la stagione due capisaldi del repertorio francese, Les Pêcheurs de perles di Georges Bizet in versione da concerto con Patrizia Ciofi, che rientra nel suo originario repertorio di soprano lirico di coloratura, Julien Dran, il baritono canadese Jean-François Lapointe e Patrick Bolleire sotto la direzione di Gaspard Brécourt. In chiusura un rarità: L'Africaine de Meyerbeer anche questa diretta da Roberto Rizzi Brignoli, messa in scena da Charles Roubaud, con un cast tutto francese: Karine Deshayes, debuttante Selika, Hélène Carpentier, Florian Laconi, Florian Sempey, Jean Teitgen, Christophe Berry, François Lis, Cyril Rovery et Antoine Garcin.
L’aperitivo di stagione sarà saporito con sei rappresentazioni di uno dei titoli più popolari di Wolfgang Amadeus Mozart, Die Zauberflöte. Sarà un flauto magico da consumare in famiglia con Anne-Catherine Gillet, Serenad Uyar, Anaïs Constans, Majdouline Zerari, Lucie Roche, Caroline Meng, Cyrille Dubois, Philippe Esthephe, Wenwei Zhang, Loïc Felix, Fredéric Caton, Gulhem Worms, Christophe Berry, sotto la direzione esperta di Lawrence Fostere per la regia di Numa Sadoul. Questa l’attualità, quanto alla sua storia, dal 1997 l’Opéra di Marsiglia è monumento storico di Francia. Il teatro è stato ricostruito sui resti dell'antico Grand Théâtre, capace di duemila posti, e inaugurato il 31 ottobre del 1787. Anche il nuovo teatro, però, è stato distrutto da un incendio il 13 novembre del 1919 nel corso delle prove de L'Africaine di Giacomo Meyerbeer, il titolo che scaramanticamente, chiude la stagione appena annunciata. Dell'antica sala rimangono oggi il colonnato e il peristilio che risalgono all'edificio originario del 1787 e il grande fregio di Antoine Bourdelle che riquadra il palcoscenico.
La ricostruzione fu intrapresa nel 1920 con la direzione dell'architetto Gaston Castel ed inaugurato con Sigurd di Ernest Reyer il 4 dicembre del 1924 . Da allora l’Opéra di Marsiglia ha tenuto a battesimo molte novità: nel 1946 Monsieur Colibri di Raoul Moretti, nel 1948 Le roi de Camargue di Jean Poueigh, nel 1953 Cadet Roussel di Claude Arrieu, nel 1958 Le Corsaire Noir di Maurice Yvain, nel 1962 La tendre Eléonore di Jean-Michel Damase, e ancora, forse più noto dei precedenti, Andrea del Sarto di Jean-Yves Daniel-Lesur che fu diretta nel 1969 e rappresentata per la prima volta da Serge Baudo, poi Mariana Pineda di Louis Saguer nel 1970 e via dicendo. 6/06 Nelle foto, dall'alto la facciata dell'Opéra di Marsiglia, il suo Direttore Maurice Xiberras, Karine Deshayes protagonista di La Reine de Saba in forma di concerto e prossima al debutto in L'Africaine, Leo Nucci che sarà regista a Marsiglia di La Bohème. di Rino Alessi bellaunavitaallopera.blogspot.com

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