PATMOS CHAMBER MUSIC FESTIVAL 2023. Seconda edizione dal 23 al 27 agosto sull'isola greca. Con il Quartetto Adorno, Alessandra Ammara, Alessandro Carbonare, Silvia Careddu, Angelica Cathariou, Christophe Coin, Michael Guttman, Anush Nikogosyan, Maya Oganyan, Roberto Prosseda, Matteo Rubini, Jing Zhao
Meta di un turismo sofisticato e, tuttora, non devastante, la più sacra e austera delle isole greche, Patmos, forte della sua atmosfera spirituale diventa per una settimana un cenacolo composto da alcuni dei migliori cameristi del mondo. Con queste premesse, si presenta ai nastri di partenza la seconda edizione del Patmos Chamber Music Festival, un libero percorso d’arte immateriale in uno dei luoghi di pellegrinaggio dell’antico Cristianesimo più richiesti, nonché meta dagli anni Sessanta del secolo scorso per le vacanze della più civile “intellighenzia” europea.
Patmos è fin dall’antichità una delle poche isole greche che sono state abitate senza soluzione di continuità, luogo di pellegrinaggio cristiano per il Monastero di San Giovanni e per la celeberrima Grotta dell’Apocalisse, dove - si dice - sia stato scritto il Vangelo di Giovanni. Noché sede unica dell’originario rito protocristiano. Dagli anni Sessanta, proprio a causa della sua atmosfera silenziosa e austera, Patmos è anche una meta di villeggiatura. Dall’anno scorso, però, quest’isola appartsata è divenuta anche luogo di ritrovo di una piccola koinè composta da alcuni dei più stimati musicisti del concertismo internazioniale. E, quando gli artisti s’incontrano, il silenzio può diventare arte, dialogo musicale, libera creatività.
Guglielmo Brayda, Presidente dell’Associazione Patmos Chamber Music festival APS, così racconta la nascita del nuovo festival: “Questa rassegna è nata dall'amore per l'isola che lo ospita. Patmos, un luogo dell'anima per molti di noi. Per molti è un luogo evocativo che stimola il pensiero profondo e la contemplazione. Fin dal quarto secolo avanti Cristo, sull'isola sono presenti luoghi di culto. Un santuario alla dea Diana. Un tempio dedicato ad Apollo. La grotta che evocava l'Apocalisse a Giovanni il Teologo. E, naturalmente, il maestoso Monastero di San Giovanni che ospita alcune delle più antiche trascrizioni dei filosofi greci, tra cui quelle di Aristotele. È in questo luogo unico che abbiamo organizzato la seconda edizione del Patmos Chamber Music Festival. I nomi sono importanti e certamente i nomi di Giovanni, Aristotele, Diana, Apollo, Apocalisse hanno contribuito ad attirare alcuni dei più importanti musicisti contemporanei del mondo. Jing Zhao, Christophe Coin, Alessandro Carbonare, Silvia Careddu, Roberto Prosseda e tutti gli altri che ci accompagneranno nei giorni di questo festival. Musicisti di primo piano che porteranno la loro professionalità in risposta all'attrazione magnetica che Patmos ha esercitato su di loro. Tutto questo ci unirà tutti. La musica non ci ha mai deluso. Starà a noi occuparcene in questi cinque giorni. Richiederà attenzione, curiosità, partecipazione, anzi, l'impegno di tutti a seguire quest'arte. Un'arte che trascende in modo unico i confini di ogni lingua e cultura per stimolare direttamente l'emozione di chi ascolta. Inizia un viaggio emozionante. Un circolo virtuoso di ambiente, arte, professionalità e passione che ci avvolgerà in quella straordinaria sensazione che solo la musica può generare.”
Cinque giorni e cinque concerti serali, dunque, nei luoghi più raccolti dei piccoli borghi dell’isola saranno il palcoscenico della seconda edizione del Patmos Chamber Music Festival 2023, dal ventitre al ventisette agosto, vero cenacolo internazionale d’amici artisti, liberi di spaziare nel repertorio senza vincoli o richieste che non siano la loro curiosità, la loro gioia ritrovarsi e fare musica insieme - in totale libertà creativa -, delle vere e proprie jam sessions, per così dire,ma di musica scritta, con una modalità davvero nuova rispetto alle consuetudini dei normali festival cameristici. Perla nella programmazione di quest’anno è la prima assoluta del compositore bolognese Matteo Rubini, nonché un’attenta ricerca delle pagine più significative o meno esplorate sulla via culturale che dalla Grecia porta verso l’Armenia e il Medio Oriente.
Ed è così che il silenzio di Patmos ogni sera dialoga con la musica, in concerti gratuiti e aperti a tutta la comunità,.
L’idea, che puà rimandare alle imprese di Fitzcarraldo è venuta a due musicisti italiani che dell’arte hanno fatto la loro vita: il pianista e divulgatore Roberto Prosseda, colonna del festival insieme alla moglie Alessandra Ammara, e Massimo Fino, fondatore in Toscana di Piano&OperaBarga, uno dei festival più esclusivi nel panorama europeo.
Il festival vive della liberalità dei suoi ospiti e del supporto della municipalità, ma è inevitabilmente destinato, grazie alla sua unicità, a divenire un importante luogo d’incontro di intelligenze e culture negli anni a venire, nuovo gioiello di un’isola il cui rigore ha affascinato da sempre i Wanderer, o per meglio dire viandanti, di tutt’Europa.
23/8 Piazza Panagia Diasozousa, Chora
Concerto inaugurale
Mozart: Quintetto con clarinetto K581 in la maggiore
Quartetto Adorno; Alessandro Carbonare, clarinetto
Dvorak: Quartetto N. 12 Op. 96 in fa maggiore “Americano”
Quartetto Adorno
24/8 Old School of Chora
Beethoven: Trio op. 11 in si bemolle maggiore per clarinetto, violoncello e pianoforte
Alessandro Carbonare, clarinetto; Christophe Coin, violoncello; Roberto Prosseda, piano
Mendelssohn: Piano Trio N. 1 op. 49 in re minore MWV Q29 (versione originale per flauto, violoncello e pianoforte)
Silvia Careddu, flauto, Cristophe Coin, violoncello; Roberto Prosseda, pianoforte
Schumann; Fantasiestucke Op. 73 per violoncello e pianoforte Christophe Coin, violoncello; Alessandra Ammara, pianoforte Brahms: Piano Trio N. 1 op. 8 in si maggiore Anush Nikogosyan, violino; Jing Zhao, violoncello; Alessandra Ammara, pianoforte
25/8 Old School of Chora
Mendelssohn: Vier Lieder ohne Worte
Silvia Careddu, flauto; Maya Oganyan, pianoforte Weber: Trio op. 63 J 259 in sol minore
Silvia Careddu, flauto; Christophe Coin, violoncello; Roberto Prosseda, pianoforte Glass: Duo per violino e violoncello Michael Gutman, violino; Jing Zhao, violoncello Shostakovich: Trio N. 2 op. 67 in mi minore
Michael Guttman, violino; Jing Zhao, violoncello; Alessandra Ammara, pianoforte
26/8 Patmian Cultural Center
“East-West Dialogues” Debussy: Prélude à l'après-midi d'un faune, L 87 Silvia Careddu, flauto, Alessandra Ammara, pianoforteGurdjeff/De Hartmann: Antiche Canzoni Armene e Greche
Maya Oganyan, pianoforte Bagdasaryan: Rapsodia (1957) per violin e pianoforte in si minore
Anush Nikogosyan, violino; Maya Oganyan, pianoforte
Hatzis: Dance of the Dictators (from “Constantinople”) per piano trio (2003) Michael Guttman, violino; Jing Zhao violoncello; Maya Oganyan, pianoforte
Rubini: “A beautiful Love” - Two Songs for Nikos Stangos (2023, texts by David Plante) - World Première
Angelica Cathariou, mezzo-soprano, Roberto Prosseda, pianoforte Khachaturian: Song-Poem in honor of Ashiks
Anush Nikogosyan, violino; Maya Oganyan, pianoforte
Mitropoulos: Kassiani, per mezzo-soprano e pianoforte
Angelica Cathariou, mezzo-soprano; Maya Oganyan, pianoforte Mansurian: Agnus Dei
Anush Nikogosyan, violino; Christophe Coin, violoncello; Alessandro Carbonare, clarinetto; Maya Oganyan, pianoforte
27/8, Patmian Cultural Center Grand Finale Dvorak: Quintetto per pianoforte e archi n. 2 op. 81 in do maggiore Quartetto Adorno; Maya Oganyan, pianoforte
Mendelssohn: Concerto per violino, pianoforte e archi MWV O4 in fa minore Anush Nikogosyan, violino; Roberto Prosseda, pianoforte; Quartetto Adorno
Roberto Prosseda, direttore artistico
Massimo Fino, direttore esecutivo
Guglielmo Brayda, Presidente dell’Associazione Patmos Chamber Music festival APS
17/08/2023 Info e Foto:https://www.patmoschambermusicfestival.com bellaunavitaallopera.blogspot.com
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