SETTEMBRE NEL NOME DI VERDI A VILLA GRADENIGO SABBATINI DI POZZUOLO DEL FRIULI; per tre sere Il Trovatore diretto da Tiziano Duca torna fra vampe che stridono e pire che bruciano
Fondata nel 2011, grazie all’esperienza di direzione artistica del maestro friulano Tiziano Duca in Opernwerkstatt Wien, che nella capitale austriaca era stata promotrice di spettacoli d’opera all’aperto nel centro di Vienna, Operaprima-Wien è un’associazione culturale che ha come motto: “Fatto da noi, per noi e per tutti”.
Nella Regione Friuli-Venezia Giulia svolge una preziosa e, in qualche modo, unica attività: avvicinare all’opera lirica e, in particolar modo, al grande repertorio verdiano il pubblico di un territorio che ha visto, negli anni, decrescere l’offerta di musica d’arte.
A Vienna l’attività di Duca è stata meritoria, con proposte di titoli spesso insoliti per i cartelloni dei teatri della città. E parliamo di Vienna, una delle capitali europee di più lunga tradizione nel campo della musica.
Dal 2021 l’associazione si è costituita come Operaprima-Wien anche in Italia, meglio nell’estremo Nord Est d’Italia e dal 2018 presenta progetti di opere liriche che mirano a coinvolgere comunità della Regione, a cominciare da quella di Pozzuolo del Friuli, alle porte di Udine, dove sono le radici di Tiziano Duca, direttore d’orchestra e docente al Conservatorio di Graz, da anni trasferitosi a Vienna.
L’intenzione era, ed è, quella di mettere in scena en plein air titoli del repertorio italiano. Lo spazio è quello, magico, del piazzale antistante la splendida Villa Gradenigo Sabbatini di Pozzuolo.
Si è cominciato con prudenza, con una delle più gustose fra le farse di Gioachino Rossini, La scala di seta, correva l’anno 2018, sono venuti poi due capolavori comici di Gaetano Donizetti, Don Pasquale prima, nel 2019, e il sempreverde L’elisir d’amore poi, nel 2020, che hanno sfidato la pandemia.
Nel 2021 con Ernani si è consolidata la tradizione che annovera l’opera lirica tra le proposte culturali del Comune di Pozzuolo del Friuli e si è avviato un progetto triennale nel nome di Verdi.“Caratteristica del nostro progetto” spiega il suo ideatore e realizzatore Duca, “è il coinvolgimento del più ampio numero di persone nell’allestimento delle nostre visioni, tenendo sempre ben presente l’obiettivo professionale delle proposte. Si tratta di un percorso inedito ed esclusivo che per la sua struttura non ha uguali nella nostra Regione. Organizzato secondo rigorosi criteri che mirano a un’elevata resa artistica, mettiamo in scena l’opera di Verdi con i mezzi che abbiamo a disposizione, nello spirito della tradizione italiana che vedeva il teatro d’opera al centro dell’attività culturale cittadina del Sette e Ottocento.”.
Dopo il Verdi degli anni di galera di Ernani, nel 2021, si è osato affrontare, con Un ballo in maschera, su libretto dell’udinese Antonio Somma, cui è stata dedicata un’esposizione, il Verdi degli anni maturi. Nel 2023 si procede a ritroso, e si porta alla ribalta nientemeno che Il Trovatore, la più onerosa fra le tre della Trilogia popolare.
Nel presentare la sua nuova avventura, Tiziano Duca ha ringraziato tutti coloro che in questi anni hanno contribuito, con il loro lavoro e il loro attaccamento ai suoi progetti, a costruire ciò che è diventato una piccola tradizione, “siamo giunti alla sesta edizione dei Progetti d’opera a Pozzuolo del Friuli e possiamo trarre un bilancio molto positivo della nostra attività. Conferma ne è l’incremento d’interesse molto attivo da parte del pubblico.”. La locandina de Il Trovatore, in programma l’uno, il tre e il cinque settembre a Pozzuolo, testimonia il patrocinio del Comune e le collaborazioni dei Lions di Graz, della Fondazione Friuli, delle Acciaierie Bertoli Safau, dei Lions di Udine e di Gorizia, oltre a quella dell’Ersa, l’agenzia regionale per lo sviluppo rurale.
“È merito loro” conclude Tiziano Duca, “e a loro va la nostra gratitudine, se siamo riusciti a svolgere questo percorso. È a loro, anche quest’anno, che ci rivolgiamo affinché sostengano il nostro operato. Si tratta, ne sono fermamente convinto, di un arricchimento reciproco.”.
Quanto al profilo artistico della manifestazione, è sicuramente internazionale. Orchestra e Coro, quest’ultimo diretto da Sabina Arru, ben nota musicista goriziana, sono quelli creati ogni anno ad hoc da Operaprima Wien. La regia è curata da Alfredo De Filippis un regista che viene dalla danza e frequenta la poesia e tiene a rispettare i libretti, in questo caso, di Salvatore Cammarano. Il quartetto dei protagonisti affianca al Manrico dell’argentino Gustavo Porta, già Ernani e Riccardo a Pozzuolo e, precedentemente, ascoltato più volte al Teatro Verdi di Trieste, un Conte di Luna di origine rumena che con Nabucco a Trieste iniziò il suo percorso internazionale. Leonora è un soprano di origine ungherese, Natasa Katài, segnalatasi a Malta come Donn’Anna nel Don Giovanni mozartiano, Azucena viene dalla Serbia, Sanja Anastasia ed ha già calcato le scene dell’Arena di Verona e Ferrando è l’unico italiano del cast, Duccio Del Monte, fiorentino residente a Vienna.
Come dire, è ambizioso il progetto Verdi 2023 ci si augura possa consentire alle persone interessate una panoramica sufficientemente ampia per approfondire la conoscenza de Il Trovatore e della genialità compositiva verdiana.”. Auguri Maestro Duca!
7/08/2023 Info e biglietti: Edicola Centro Servizi, Piazza Julia, 15, Pozzuolo del Friuli ticket@operaprimawien.com Foto: www.operaprimawien.com bellaunavitaallopera.blogspot.com
• PRIVACY POLICY
“
Commenti
Posta un commento