RICCARDO GATTO DEBUTTA NELLA PICCOLA LIRICA CON IL VIAGGIO NELL'OPERETTA: IL MUSICAL! Prima volta a San Giusto del giovane tenore veneziano

Riccardo Gatto, veneziano, uno dei più promettenti tenori del panorama nazionale che recentemente si è aggiudicato il Premio Etta Limiti debutta in operetta con il Viaggio nell'Operetta: il musical! di Gianni Gori e Alessandro Gilleri in programma il prossimo 3 agosto nel Cortile delle Milizie del Castello di San Giusto nell’ambito di Trieste Estate.
“Per me è una grande sfida” ammette il giovane artista, “è uno spettacolo che richiede capacità che, in genere, al cantante d’opera non sono richieste: il ballo, la recitazione… Ho accettato di farlo per i colleghi, che hanno esperienza nell’operetta e nel musical, per l’occasione che mi dà di esibirmi in una location fantastica e perché lo spettacolo è stato pensato bene dal regista, Alessandro Gilleri con cui stiamo lavorando.”.
Oltre a Riccardo sono in locandina in quello che è definito un Musical d'Operetta, l’inesauribile Andrea Binetti, Marzia Postogna e Maria Giovanna Michelini con il Golden Show Ensemble diretto da Bruno De Caro, le Golden Show Girls che interpretano le coreografie di Morena Barcone. Si tratta, in buona sostanza di un itinerario fantastico e fantasioso in due parti che da Vienna si sposta a Budapest, poi a Londra, Parigi e Roma, sulle note di Strauss, Lehar, Kalman, Offenbach, Lombardo-Ranzato, giù fino alle musiche della commedia musicale all’italiana per antonomasia, quella di Garinei & Giovannini. Alla serata partecipa anche la Banda Cittadina di Muggia Amici della Musica. E’ prevista, nella prossima stagione teatrale, una tournée.
“La proposta mi è arrivata all’improvviso dal mio nuovo agente” racconta Riccardo Gatto “in un momento di cambiamento nella mia vita. Anche in quest’occasione sostituisco un collega e, per di più, ho dovuto rinunciare a un viaggio reale in Lettonia, avevo già il biglietto aereo…”. L’occasione di misurarsi con un genere che non aveva mai affrontato è stata però più forte ed eccolo qui, seduto al Caffè degli Specchi ad ammirare le bellezze di Trieste e raccontare che gli interessa e lo diverte questo lavoro di preparazione molto esigente. Laureato in economia Riccardo Gatto ha lavorato in uno studio di commercialista per pagarsi gli studi musicali che ha iniziato al Conservatorio di Venezia e ha proseguito privatamente, “Ora vado a studiare con Antonio Lemmo nel Molise, che mi parla di un triestino famoso di origini molisane, Piero Cappuccilli, e assieme al quale sto consolidando la tecnica e sto definendo in direzione lirica il mio repertorio.”. In regione Riccardo è stato Edoado Milfort nella rossiniana Cambiale di matrimonio a Udine e in varie località del Friuli nell’ambito dell’edizione 2011 del Piccolo Festival del Friuli Venezia Giulia. In quell’occasione conobbe Massimo Alessio Taddia, il direttore d’orchestra bolognese che lo coinvolse subito in un Otello a Cannes e in altre località della Francia, “ero Cassio, naturalmente” e, più recentemente lo ha chiamato a Paphos sull’isola di Cipro per il suo primo Ferrando in Così fan tutte.
“Canto soprattutto in Germania” ammette Riccardo “e non è che la cosa mi dispiaccia vista la situazione italiana. Di recente ho fatto un Rigoletto in Russia, a Magnitogorsk, dove si svolge un Festival italiano e dove tornerò l’anno prossimo per il mio primo Lenskij nell’Onegin di Ciaijkovski. Ho cantato l’aria nel corso di un Gala ripreso dalla tv, sono piaciuto e mi sto preparando a questo debutto, come a quello di Roméo nell’opera di Gounod con cui sarò in Polonia.”. Chi deve ringraziare se nella sua vita è entrata la musica? “Fin da bambino cantavo perché avevo cominciato presto a suonare le percussioni, il pianoforte e la chitarra. Ma di opera lirica la prima a parlarmene è stata la mia maestra elementare che in terza ci fece studiare Aida e in quarta Rigoletto che è anche stata la prima opera che ho visto a teatro…”.
La famiglia come ha preso la decisione di fare il musicista? “Non sono stati contrari, anzi, anche perché non ho abbandonato i miei studi di economia per fare il musicista, ma è stata l’economia ad aiutarmi a studiare musica.”. Gli inizi sono stati altalenanti, racconta Gatto, audizioni, concorsi, qualche concerto. Il Silvano Pagliuca di Benevento, che vinse, non fu in grado di mettere in scena la Cambiale rossiniana per la quale era stato selezionato: fu in quell’occasione che ci conoscemmo. “Ho avuto la fortuna di poterla fare qui nel Nord Est ed è stato all’epoca che ho scoperto Trieste. Ora ci torno stimolato da quest’occasione che mi permette di presentarmi non come tenore e basta, ma come artista a tutto tondo.”. Che dire? Non ci troviamo di fronte a una delle cosiddette teste di tenore… Info: www.goldenshowtrieste.com Nella foto in alto Riccardo Gatto riceve il Premio Etta Limiti da Francesca Patanè; più in basso un momento delle prove dello spettacolo con Andrea Binetti di Rino Alessi 30/07/2017 bellaunavitaallopera.blogspot.com

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