La donna protagonista della stagione 2018/2019 del Théâtre des Champs-Elysées di Parigi
Mentre nella bella sala Liberty di Avenue Montaigne si snodavano le rappresentazioni di Alcina, il Théâtre des Champs-Elysées, culla parigina di prelibatezze musicali, ha presentato la sua prossima stagione.
I numeri snocciolati dal Direttore Michel Frank, il cui incarico è stato rinnovato a tutto il 2025, fanno impressione: centonovanta serate musicali, quattro opere in forma scenica e altre diciassette in versione da concerto, cinque appuntamenti con la musica sacra.
E ancora trenta concerti sinfonici di cui otto dedicati a Brahms e affidati ai Berliner Philharmoniker, una grande stagione pianistica e di musica da camera i cui fiori all’occhiello sono un ambizioso ciclo Brahms in diciotto concerti e la cosiddetta “carte blanche” affidata al talento di David Frey in Bach.
Le serate dedicate alla danza saranno in tutto trentasei e l’appuntamento da segnare in agenda è, per il febbraio 2019, la settimana dei Ballets Russes con la compagnia Les Ballets de Monte-Carlo diretta da Jean-Christophe Maillot.
Le parole d’ordine di un cartellone che avrà al centro della sua programmazione la Donna sono tradizione, innovazione, eccellenza: il Théâtre des Champs-Elysées è unico, nel variegato panorama musicale parigino, a offrire tanta varietà di generi e centonovanta alzate di sipario in una stagione.
La Donna dunque, raccontata da Verdi, Strauss, Gluck e Bizet in capolavori immortali come La Traviata, Ariadne auf Naxos, Iphigénie en Tauride e Carmen, sarà la protagonista assoluta della variegata stagione e due donne registe, Deborah Warner e Katie Mitchell, metteranno in scena rispettivamente La Traviata su libretto di Piave desunto da Dumas fils e Ariadne su testo di Hugo von Hofmannsthal.
La particolarità della nuova Traviata del Théâtre des Champs-Elysées diretta da Jérémie Rhorer alla testa del suo Le Cercle de l’Harmonie sarà l’altezza del diapason accordato a 432Hz come ai tempi di Verdi. I protagonisti saranno la giovane Vannina Santoni nel “rôle en titre”, Saimir Pirgu e l’esperto Germont di Laurent Naouri.
Lo stesso Rhorer sarà sul podio per il capolavoro del teatro nel teatro di Richard Strauss, ma questa volta al comando dell’Orchestre de Paris con Camilla Nylund e Roberto Saccà protagonisti.
Dopo l’Orfeo nella versione napoletana la cui messa in scena è prevista per il maggio prossimo, Robert Carsen tornerà a Gluck per affrontare Iphigénie en Tauride. Dirige Thomas Hengelbrock alla testa del Balthasar-Naumann-Chor-und-Ensemble con Gaëlle Arquez, Paolo Fanale e Stéphane Degout nei ruoli principali.
Quanto alle opere in forma di concerto, l’intramontabile Leo Nucci sarà Nabucco con i complessi dell’Opéra de Lyon diretti da Daniele Rustioni, Joyce Di Donato affronterà la collerica Elisabetta di Carmen Giannattasio in una Maria Stuarda diretta da Speranza Scappucci alla guida dell’Orchestre de chambre de Paris, Erwin Schrott tornerà a vestire i panni di Don Giovanni, Anja Harteros sarà Arabella e Juan Diego Florez Des Grieux nella Manon di Massenet accanto alla bella Nino Machaidze e sotto la direzione di Frédéric Chaslin con l’Orchestre National de Belgique.
I complessi del Teatro Regio di Torino torneranno a Parigi per presentare, sotto la direzione di Gianandrea Noseda, La Bohème pucciniana in concerto, mentre Candide di Bernstein con l’orchestra e il coro dell’Opéra de Marseille sarà interpretato dal giovane tenore americano Jack Swenson in buona compagnia femminile: Sabine Devielhe, l’erede di Natalie Dessay in Cunegonde e Anne Sophie von Otter come Old Lady.
Info: www.theatrechampselysees.fr
di Rino Alessi
30/03/2018
bellaunavitaallopera.blogspot.com
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