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Visualizzazione dei post da dicembre, 2018

PORDENONE, CONCERTO DI FINE ANNO: AL TEATRO VERDI IL 31 DICEMBRE LA ODESSA PHILHARMONIC ORCHESTRA DIRETTA DA HOBART EARLE E CON ALEXEY STADLER AL VIOLONCELLO. MUSICHE DI CHAIKOVSKIJ, JOHANN E JOSEF STRAUSS.

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Conto alla rovescia per il Concerto di Fine Anno al Teatro Verdi, organizzato dal Centro Iniziative Culturali Pordenone con il sostegno della Ragione Friuli Venezia Giulia e il Comune di Pordenone. Appuntamento lunedì 31 dicembre alle 16 al Teatro Verdi di Pordenone con la performance esclusiva di un’Orchestra che esprime la migliore tradizione musicale russa: l’Odessa Philharmonic Orchestra diretta da Hobart Earle e con Alexey Stadler al violoncello. Il tradizionale Concerto di Fine Anno a Pordenone – con la direzione artistica di Franco Calabretto ed Eddi De Nadai – propone un programma che spazia fra pagine musicali di Tchaikovskij (Romeo e Giulietta, ouverture-fantasia; Variazioni su un tema rococò per violoncello e orchestra), Johann Strauss (Accelerationen Walzer op.234, Egyptischer Marsch op.335, Wo die Zitronen blühen op.364 Walzer, Spanischer Marsch op.433, Im Krapfenwaldl op.336 Polka francese) e Josef Strauss (Auf Ferienreisen op.133 Polka schnell). La Odessa Philharm

TCBO: Il trovatore di Giuseppe Verdi inaugura la stagione bolognese 2019. Sul podio Pinchas Steinberg, regia di Robert Wilson. Serata di gala il 22 gennaio, con diretta su Radio3 Rai. Repliche fino al 29 gennaio

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«La prima cosa che faccio nelle prove è illuminare la scena: senza luce non c’è spazio. Per illuminare un mondo che Verdi ha descritto così buio, c’è bisogno di luce per renderlo ancora più buio». Sono le parole del regista Robert Wilson a proposito del suo nuovo allestimento del Trovatore di Giuseppe Verdi, che inaugura la Stagione 2019 del Teatro Comunale di Bologna il 22 gennaio ore 20 con serata di gala e trasmissione in diretta su Radio3 Rai. Lo spettacolo è stato realizzato da Wilson per Le Trouvère, la versione francese del capolavoro verdiano che ha visto la luce nel settembre 2018 al Teatro Farnese di Parma nell’ambito del Festival Verdi; una co-produzione tra Comunale, Teatro Regio di Parma e Change Performing Arts. A Bologna, però, la messinscena sarà ripensata da Wilson stesso per il palco della Sala Bibiena e per la più consueta versione dell’opera del 1853 in lingua italiana, con scene e luci firmate dal regista, costumi di Julia von Leliwa, trucco di Manu Halligan e d

IL VIAGGIO DI ROBERTO, UN TRENO VERSO AUSCHWITZ Domenica 16 dicembre, alle 15.30 al Teatro Alighieri di Ravenna

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“Senza memoria non saremmo umani, non saremmo noi stessi, non avremmo coscienza di chi siamo, del perché siamo. Così una comunità acquista maggiore coscienza di sé e si rafforza nella sua identità, facendo memoria della sua storia, del suo passato, delle sue radici… Fare memoria, dunque, cioè rivivere; ripercorrere il passato, per vivere l’oggi con più coscienza e verità”: con queste parole, quattro anni fa, il direttore artistico Angelo Nicastro motivava la scelta di una nuova produzione di teatro musicale dedicata a Roberto Bachi, la giovane vittima della Shoah che aveva vissuto per un anno a Ravenna quando ne frequentava la Scuola Elementare Mordani. Con la stessa profonda consapevolezza del valore di questo percorso della memoria, che è anche un tributo della collettività, Il viaggio di Roberto, un treno verso Auschwitz torna sul palcoscenico del Teatro Alighieri nella nuova versione rivista per orchestra dallo stesso autore delle musiche Paolo Marzocchi. Fuori abbonamento della

DAMIANO MICHIELETTO DEBUTTA AL BOL'ŠOJ DI MOSCA CON IL VIAGGIO A REIMS Dopo Amsterdam, Copenaghen e Roma, la fortunata produzione dell’opera di Rossini approda in Russia dal 12 dicembre

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Segna il debutto del regista Damiano Michieletto in Russia la produzione del Viaggio a Reims di Gioachino Rossini in scena a partire da mercoledì 12 dicembre al Teatro Bol’šoj di Mosca. Lo spettacolo, allestito per la prima volta con grande successo all’Opera Nazionale Olandese di Amsterdam nel 2015 e replicato a Copenaghen e a Roma, approda nel tempio dell’opera e del balletto della capitale russa con la direzione musicale di Tugan Sochiev. Le scene sono realizzate da Paolo Fantin, i costumi da Carla Teti e le luci da Alessandro Carletti. Protagonisti sul palco gli artisti della Compagnia del Teatro Bol’šoj. «Il Bol’šoj rappresenta uno dei luoghi simbolici del teatro, della danza e della musica internazionali – afferma Michieletto – Per me è un grande privilegio essere invitato a lavorare in questa città e avere l’opportunità di approfondire la storia di questo teatro. La cultura teatrale russa ha plasmato in modo indelebile l’arte della recitazione grazie a personalità qual

ORCHESTRA RAI: XXXIII CONCERTO DI NATALE AD ASSISI e XXII CONCERTO DI NATALE IN SENATO

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La voce di José Carreras, la bacchetta di David Giménez, l’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai e lo scenario della Basilica Superiore di San Francesco: l’incontro tra arte e musica si ripete nel tradizionale Concerto di Natale ad Assisi sabato 15 dicembre alle 11. Un suggestivo viaggio nelle più belle melodie della natività, tra brani della tradizione popolare e composizioni classiche, da Mozart a Walter Kent. Protagonisti anche il Coro di voci bianche “I Piccoli Musici” diretto da Mario Mora e il Coro maschile “Coenobium Vocale” diretto da Maria Dal Bianco. Il concerto – che verrà trasmesso in Eurovisione su Rai1 il 25 dicembre alle 12.25, dopo la benedizione Urbi et Orbi di papa Francesco – giunge quest’anno alla sua XXXIII edizione. Il grande tenore spagnolo José Carreras, presto di nuovo in tournée con un giro mondiale di concerti che chiuderà la sua carriera quasi cinquantennale, interpreterà canti che immortalano la gioia e lo spirito natalizio come Adeste fideles di Jo

PALAZZETTO BRU ZANE: UNA STAGIONE DI OPÉRAS-BOUFFES AL THÉÂTRE MARIGNY DI PARIGI. Quattro weekend dal 19 gennaio al 23 giugno 2019 dedicati all’operetta francese di Jacques Offenbach e ai titoli meno noti dei contemporanei Hervé, Charles Lecocq, Robert Planquette, Frédéric Barbier e Paul Henrion

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Una stagione con opere rare e gioiose, affidate a giovani artisti pieni di fantasia, attende grandi e piccini nel tempio del buonumore alla francese dove Jacques Offenbach diede vita all’operetta. Dal 19 gennaio al 23 giugno 2019 il Palazzetto Bru Zane – Centre de Musique Romantique Française propone un nuovo ciclo di opéras-bouffes - prodotto da Bru Zane France - articolato in quattro weekend e interamente ospitato in uno dei teatri parigini più prestigiosi e centrali, appena riaperto dopo tre anni di restauro: il Théâtre Marigny. Il ciclo, che si inserisce nell’ambito delle celebrazioni che il Palazzetto Bru Zane dedica nel 2019 a Offenbach per il bicentenario della nascita, rende omaggio non solo al repertorio operettistico del maestro del teatro leggero, ma anche ai tesori meno noti dei suoi contemporanei Hervé, Charles Lecocq, Robert Planquette, Frédéric Barbier e Paul Henrion. A inaugurare il cartellone, sabato 19 gennaio (ore 15; ore 20.30) e domenica 20 gennaio (ore 1

TEATRO VERDI PORDENONE. LUNEDÌ 10 DICEMBRE UN MAESTRO DEL PIANOFORTE, MICHELE CAMPANELLA: SARÀ IMPEGNATO NEL DOPPIO RUOLO DI PRIMO PIANOFORTE E MAESTRO CONCERTATORE DELLA PETITE MESSE SOLENNELLE DI GIOACHINO ROSSINI

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Audace, di grande forza espressiva e bellezza, è la Petite Messe Solennelle con cui il Teatro Verdi di Pordenone lunedì 10 dicembre alle 20.45 celebrerà Giacchino Rossini nel 150mo anniversario dalla morte proponendone l’ultima composizione, testamento spirituale, in un nuovo allestimento co-produzione di Teatro Verdi e Amiata Piano Festival, manifestazione che porta la firma di Maurizio Baglini consulente musicale del Teatro Verdi e ambasciatore culturale del Friuli Venezia Giulia. L’appuntamento musicale è sostenuto da Fazioli Pianoforti, partner del Teatro, che vede in scena due straordinari strumenti made in Sacile, uno di proprietà del Teatro e uno appositamente predisposto per l’occasione. A curare il nuovo allestimento è il pianista napoletano Michele Campanella nel duplice ruolo di primo pianoforte e maestro concertatore, dando nuova vita alla Petite Messe composta nel 1863, «l’ultimo peccato mortale della mia vecchiaia» come scrisse il genio pesarese nell’autografo della par