BARI: BISANTI E BISLERI DAL PETRUZZELLI CON PASSIONE

Incontro Giampaolo Bisanti, direttore d’orchestra, e Pier Paolo Bisleri, scenografo, alla vigilia dell’ottavo concerto della Stagione Sinfonica 2017 della Fondazione Lirico Sinfonica Petruzzelli e Teatri di Bari. Un concerto, per la cronaca, molto applaudito che ha visto l’Orchestra del Teatro Petruzzelli rispondere con prontezza, dinamismo e bel suono alle richieste del Maestro. In Smetana, la celebre Die Moldau, ha colpito la compattezza del suono confermata nel complesso Concerto in re minore WoO 23 per violino e orchestra di Robert Schumann in cui si è messa in luce la straordinaria Veronika Eberle. Le due Suite da Peer Gynt di Edvard Grieg op. 46 e 55 nella seconda parte hanno poi portato il pubblico all’entusiasmo. Bisanti, milanese, quarantenne, è considerato uno dei più brillanti direttori d’orchestra della sua generazione. Bisleri, più avanti negli anni è invece triestino ed è uno degli scenografi più apprezzati e attivi in Italia sia nel teatro di prosa sia in quello musicale.
Entrambi sono da pochi mesi legati al Petruzzelli da un contratto che il Sovrintendente Massimo Biscardi ha voluto triennale. Biscardi come Direttore Stabile dell’Orchestra della Fondazione. Bisleri come responsabile degli allestimenti scenici del Petruzzelli, un incarico che aveva da poco terminato di ricoprire presso la Fondazione Lirica del Teatro Giuseppe Verdi di Trieste. “La nostra” mi spiega “è una situazione ideale per dare un sistema di lavoro che lasci il segno.” Bisanti, che apprezzai in un fiammeggiante Nabucco diretto a Trieste, conferma. Al Petruzzelli ha debuttato la stagione scorsa con Tosca e vi si è ripresentato con la Turandot per la regia di Roberto De Simone.
Chiuso con il programma Smetana, Schumann, Grieg l’impegno sinfonico 2017 che lo aveva visto acclamato in precedenza in una serata straordinaria in occasione del G7 con Mariella Devia e Francesco Meli, poi con una prima esecuzione assoluta di Azio Corghi su commissione, il raro Gloria di Poulenc con il coro stabile preparato da Fabrizio Cassi e la voce di soprano di Virginia Tola abbinato a Paganini con il violino di Sergej Krylov, lo attende ora, a settembre, l’Aida nell’allestimento del Regio di Parma che Pier Paolo Bisleri sta già organizzando con le maestranze e i tecnici del teatro barese. Due uomini del Nord che il Sud ha accolto con tutti gli onori… “Dei baresi si dice che sono i milanesi del Sud” spiega Bisanti “e da milanese lo posso confermare. Massimo Biscardi ha preso in mano da non molto il Petruzzelli ereditando, una situazione difficile. Le polemiche, che stiamo cercando di scemare, mi hanno portato nella condizione molto vantaggiosa di poter lavorare con un’orchestra nuova, molto nuova e desiderosa di ben figurare. A me si è chiesto un lavoro responsabile che restituisca un’identità all’orchestra sia come suono, sia come repertorio. Io affronto questa situazione, per me nuova, cercando di dare al mio lavoro un’impronta molto personale. Voglio che l’Orchestra abbia un’identità e in questo senso ho istituito delle sessioni di lavoro a sezioni separate. Tre o quattro volte l’anno lavoro con le file d’orchestra. I contrabbassi, per esempio, si sono esercitati sui soli di Otello, sulla stretta di Traviata e sulla quinta Sinfonia di Beethoven. Di volta in volta decidiamo il programma delle sessioni sul repertorio. In questo momento sto organizzando quella di luglio.”. Se per il Maestro la mission è di ottenere che la compagine sinfonica dia il meglio di sé anche con i direttori ospiti, per Bisleri il compito è analogo: “A Bari ho trovato un parterre tecnico molto preparato. La sua qualità è gia nota a livello nazionale e non è una novità per me che a Bari ho fatto la mia prima scenografia d’opera per la famosa Norma con la regia di Federico Tiezzi che fu l’ultimo spettacolo prima del rogo.”. “Il Sovrintendente mi ha cercato perché voleva un responsabile tecnico che avesse delle solide basi artistiche e fosse quindi capace di riconoscere il sistema migliore per dare alla struttura un’organizzazione che seguisse lo spettacolo dalla partenza fino alla sua realizzazione. In pratica Biscardi ha ridato valore alla mia figura consegnandomi una serie di titoli e dandomi carta bianca sulla scelta artistica purché in linea con le esigenze di bilancio. E’ il sistema con cui avevo iniziato a lavorare nel teatro della mia città con Giandomenico Vaccari.”. I titoli della stagione 2018 non mi sono anticipati: l’unico indizio è un Wagner in apertura di stagione sotto la direzione di Giampaolo Bisanti.
“Sto facendo le mie proposte che il Sovrintendente ha già tutte approvate” precisa Bisleri. “Si lavora molto, anche dodici ore al giorno ma io non mi tiro indietro se lavorare significa avere anche una soddisfazione artistica. In pratica il Petruzzelli, nella persona del Sovrintendente chiede il massimo dalla mia competenza delegandomi ogni responsabilità nel mio settore e dandomi fiducia.”. Rsponsabilità e fiducia sono, purtroppo, parole fuori moda oggi nel mondo del lavoro… “E’ vero” interviene Bisanti “per le scelte nel repertorio sia sinfonico sia operistico mi confronto con il Sovrintendente che è anche Direttore artistico del teatro. Per i cantanti c’è un Direttore casting molto brava, Elena Rizzo, che mi è di grande auto. Sulla base dei titoli che ci sono comunicati, da Biscardi dobbiamo formulare le nostre scelte in materia dei solisti e dei direttori ospiti. Il Sovrintendente ci segue, ascolta il consiglio dei collaboratori che ha scelto. L’ultima parola spetta a lui ma la gestione è collettiva. Collaboro molto bene con un ottimo ufficio di produzione e, cosa non scontata, con un ottimo ufficio stampa.”. Insomma, “Ci sono le basi per un lancio grandioso di questa Fondazione lirica. Bari è molto attaccata al suo teatro e il teatro cerca di fidelizzare il suo pubblico con il Family concert, l’ultimo per l’anno in corso sarà a novembre. I bambini e le famiglie godono di un trattamento particolare con prezzi molto popolari. Anche i pezzi che proponiamo sono facilmente individuabili. Stiamo lavorando sulla Sinfonia del Guglielmo Tell e sull’Apprendista stregone di Dukas.”. Pier Paolo Bisleri dal canto suo sta completando le proposte per il 2018, mentre dopo Aida cui sta lavorando in senso tecnico-organizzativo, arriveranno da Ancona e Palermo, Teatri coproduttori, la Lucia di Lammermoor, e da Trieste Il Pipistrello: “Paradossalmente è un allestimento che non ho scelto io e che non ho nemmeno molto amato e che… arriva dal Teatro in cui ho lavorato fino a poco tempo fa.”.

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