RICHARD II CON REGIA DI PETER STEIN ALL'ESTATE TEATRALE VERONESE

6, 7 e 8 luglio, ore 21.15 Teatro Romano - Regaste Redentore 2 - Verona Teatro Metastasio di Prato RICHARD II di William Shakespeare traduzione Alessandro Serpieri riduzione Peter Stein regia PETER STEIN con Maddalena Crippa, Alessandro Averone, Gianluigi Fogacci, Paolo Graziosi, Andrea Nicolini, Graziano Piazza, Almerica Schiavo, Giovanni Visentin, Marco De Gaudio, Vincenzo Giordano, Luca Iervolino, Giovanni Longhin, Michele Maccaroni, Domenico Macrì, Laurence Mazzoni scene Ferdinand Woegerbauer costumi Anna Maria Heinreich luci Roberto Innocenti assistente alla regia Carlo Bellamio
A inaugurare la sezione prosa è Richard II, finora rappresentato solo tre volte nell’ambito del Festival Shakespeariano. Riccardo II mancava da dieci anni dal cartellone del Teatro Romano. L’ultima edizione, quella del 2007, fu del Berliner Ensemble (la compagnia fondata da Bertolt Brecht) con la regia di Claus Peymann. «Richard II – dice Peter Stein – occupa un posto particolare nell’opera di Shakespeare, anche fra le sue tragedie dedicate ai re. Il dramma tratta esclusivamente della deposizione di un re legittimo, un tema politico eminente che facilmente si può traslare ai nostri tempi: è possibile deporre un sovrano legittimo? Il nuovo re non è un usurpatore? Una tale deposizione non è simile all’assassinio di ogni ordine tradizionale? Durante il suo regno – prosegue Stein – Riccardo II ha messo contro di sé tutte le forze sociali: egli ha sfruttato il proprio potere in tutte le direzioni immaginabili, ha sconfinato le proprie competenze e si è preso ogni libertà, anche sessuale. È un giocatore, un attore, ma pur sempre un re che anche dopo la sua deposizione rimane un re. Mentre il suo rivale che prende il suo posto sul trono come usurpatore, genera esattamente lo stesso meccanismo di ostilità contro il suo potere, poiché tale potere si basa sul puro arbitrio. Riccardo, che nella sua esaltazione va oltre il proprio tempo, poiché la monarchia assoluta si sarebbe sviluppata molto più tardi, può essere interpretato da una donna che recita la parte maschile. In questo modo – conclude Stein – diventa ancora più chiaro il carattere inconsueto di questo re e gli aspetti fondamentali della discussione politica risultano più evidenti»
PETER STEIN (1937) – È annoverato tra i più importanti registi del teatro tedesco ed europeo della seconda metà del Novecento, in particolare per il suo grande impeto creativo iniziato nel 1970 quando fonda il collettivo teatrale della Schaubühne am Halleschen di Berlino Ovest con cui realizza progetti monumentali spesso in spazi inconsueti. Tra le opere più significative di quel periodo Peer Gynt di Henrik Ibsen (1971), Il principe di Homburg di Heinrich von Kleist (1972), I villeggianti di Maxim Gorky (1974), Come vi piace di William Shakespeare (1977) e Orestea di Eschilo (1980) poi riallestita trionfalmente in lingua russa a Mosca nel 1994 con la Compagnia dell'Armata Rossa. Dopo Roberto Zucco di Bernard-Marie Koltès (1990) e dopo diverse regie di opere verdiane, dal 1992 al 1997 dirige la sezione prosa del Festival di Salisburgo dove mette in scena grandi spettacoli shakespeariani. Del 2000 una della sue più celebri regie, quella di Faust I & II, messinscena integrale del testo di Goethe in sette giornate all'Expo di Hannover. MADDALENA CRIPPA – Formatasi al Piccolo di Milano, è la protagonista di numerosi allestimenti teatrali firmati da Giorgio Strehler e successivamente da Peter Stein. Attenta interprete di ruoli femminili tragici e classici, ha condotto studi e ricerche sull'emissione vocale cimentandosi anche col canto. Al Teatro Romano è Desdemona nel 1988 nell’Otello di Shakespeare con la regia di Giancarlo Sbragia. Vi torna nel 2005 come protagonista della Donna vendicativa di Carlo Goldoni con la regia di Roberto De Simone. PAOLO GRAZIOSI (1940) – Dopo avere esordito nel cinema nel 1962 col film Gli arcangeli di Enzo Battaglia, l'anno successivo viene notato da Franco Zeffirelli che lo dirige, in teatro, nel Romeo e Giulietta dove interpreta Mercuzio. Da quel momento la sua carriera si lega in maniera particolare al teatro, senza mai però abbandonare del tutto il cinema e la televisione. Tra le sue molteplici rappresentazioni teatrali, campeggia quella della Lezione di Eugène Ionesco. Ultimamente ha preso parte al riallestimento di Der Park con la regia di Peter Stein. GRAZIANO PIAZZA (1964) – Ancora liceale, viene scelto da Ugo Gregoretti per lo sceneggiato televisivo Il Conte di Carmagnola interpretato da Vittorio Gassman. Dopo avere lavorato al Teatro Stabile di Torino, nel 1987 entra nella compagnia di Giancarlo Sepe. Negli anni successivi lavora con registi celebri, in particolare con Peter Stein, Luca Ronconi e Benno Besson. Come regista s'interessa principalmente alla drammaturgia contemporanea mettendo in scena, tra gli altri, autori come Jane Cox (Il desiderio di conoscere), Copi (La donna seduta) e Theo Van Gogh (Intervista). ALESSANDRO AVERONE (1978) - Diplomato all'Accademia Nazionale d'Arte Drammatica Silvio D'Amico, si forma con maestri come Katy Marchand del Living Theatre, Nicolai Karpov, il regista spagnolo Luis Pasqual e Geraldine Baron. Nel 2001 è tra gli interpreti dell’Avaro di Molière con la regia di Nicasio Anzelmo. L'anno successivo è Benvolio nel Romeo e Giulietta di Shakespeare con la regia di Maurizio Scaparro. Tra gli altri registi che l’hanno diretto, Massimo Monaci e Giuseppe Patroni Griffi. Venerdì 7 luglio alle ore 17.30 presso la Biblioteca Civica (Via Cappello, 43) il cast si racconterà al pubblico all'interno del ciclo di incontri "Fuoriteatro dentro la biblioteca - incontrando gli artisti".
UFFICIO STAMPA enrico.pieruccini@comune.verona.it +39 0458077219 +39 3486786112

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