Il Coro del Teatro La Fenice di Venezia al Konzerthaus di Berlino per il Requiem di Verdi

Il Coro del Teatro La Fenice si esibirà a Berlino, in occasione del concerto inaugurale della Stagione 2018-2019 della prestigiosa Konzerthaus. Venerdì 31 agosto ore 20.00 e sabato 1 settembre ore 20.00, la compagine veneziana sarà infatti impegnata insieme alla Konzerthausorchester nel concerto diretto da Juraj Valčuha, e in particolare nell’esecuzione della Messa da Requiem per soli, coro e orchestra di Giuseppe Verdi. Solisti il soprano Krassimira Stoyanova, il mezzosoprano Daniela Barcellona, il tenore Antonio Poli e il basso Riccardo Zanellato, maestro del Coro Claudio Marino Moretti. L’idea di comporre una Messa da Requiem interessò Giuseppe Verdi fin dal 1868, anno della morte di Gioachino Rossini: fu in quel momento che il compositore propose all’editore Ricordi di farsi da intermediario nella creazione di una composizione funebre di carattere collettivo, coinvolgendo i maggiori musicisti del tempo per tributare un omaggio al più illustre rappresentante della tradizione musicale italiana. Verdi compose allora il «Libera me», ma il progetto a più mani della ‘Messa per Rossini’ naufragò e il compositore dovette temporaneamente rinunciare al desiderio di completare la sua composizione sacra. L’occasione per tornarvi giunse al bussetano qualche anno più tardi, quando a morire fu un’altra figura centrale della cultura nazionale, lo scrittore Alessandro Manzoni, verso il quale Verdi provava una grandissima ammirazione. Il Requiem vide così la luce nel 1874 e il 22 maggio, nel primo anniversario della scomparsa dell’autore dei Promessi sposi, poté debuttare nella Chiesa di San Marco a Milano sotto la direzione dello stesso Verdi. Il Coro del Teatro La Fenice è una formazione stabile i cui componenti sono selezionati con concorsi internazionali. All’impegno nella programmazione operistica del Teatro (in sede e fuori) esso ha progressivamente affiancato una crescente presenza nel repertorio sacro, sinfonico e cameristico. Oggi costituisce un punto fermo anche nella programmazione sinfonica della Fenice e svolge attività concertistica in Italia e all’estero sia con l’Orchestra della Fenice che in formazioni autonome o con altri complessi orchestrali.
Nell’ultimo dopoguerra ne hanno curato la quotidiana preparazione Sante Zanon, Corrado Mirandola, Aldo Danieli, Ferruccio Lozer, Marco Ghiglione, Vittorio Sicuri, Giulio Bertola, Giovanni Andreoli, Guillaume Tourniaire, Piero Monti, Emanuela Di Pietro e attualmente Claudio Marino Moretti. Tra i direttori con i quali il Coro ha collaborato in tempi recenti si annoverano Abbado, Ahronovitch, Arena, Bertini, Campori, Chung, Clemencic, Dantone, Ferro, Fournier, Gardiner, Gavazzeni, Gelmetti, Horvat, Inbal, Kakhidze, Kitajenko, Maazel, Marriner, Melles, Muti, Oren, Pesko, Prêtre, Santi, Semkov, Sinopoli, Tate, Temirkanov, Thielemann. Il repertorio spazia dal sedicesimo al ventunesimo secolo. Fra le incisioni discografiche ricordiamo Il barbiere di Siviglia con Claudio Abbado e Thaïs di Massenet con Marcello Viotti. Fra i più significativi impegni recenti, l’Oratorio di Natale e la Messa in si minore di Bach con Riccardo Chailly e Stefano Montanari, il War Requiem di Britten con Bruno Bartoletti, la Messa da Requiem di Verdi con Myung-Whun Chung, le prime esecuzioni assolute del Requiem di Bruno Maderna, del Killer di parole di Claudio Ambrosini con Andrea Molino e di Aquagranda di Filippo Perocco, Intolleranza 1960 di Luigi Nono e Lou Salomé di Giuseppe Sinopoli con Lothar Zagrosek, Alceste di Gluck con Guillaume Tourniaire e due concerti monografici dedicati ad Arvo Pärt e a Ives, Cage e Feldman con Claudio Marino Moretti. (COMUNICATO STAMPA) Venezia, agosto 2018 Info: www.teatrolafenice.it San Marco 1965 – 30124 Venezia

Commenti

Post popolari in questo blog

ADDIO A GIUSEPPE BOTTA, TENORE DAL TIMBRO INCONFONDIBILE E PRESENZA COSTANTE NEI CARTELLONI DEL TEATRO VERDI DI TRIESTE

ANDREA ZAUPA: UNA CARRIERA TRA CANTO, MEDITAZIONE E FOTOGRAFIA. INTERVISTA CON IL BARITONO VICENTINO CHE STA PER DEBUTTARE NEL PERSONAGGIO DI SCARPIA

E IL TROVATORE CONQUISTA POZZUOLO DEL FRIULI: prodotta e diretta con valore da Tiziano Duca, una delle opere più popolari di Verdi chiude la Trilogia iniziata con Ernani e proseguita con Un Ballo in maschera nella magnifica cornice di Villa Gradenigo Sabbatini. Apprezzato il protagonista Gustavo Porta