E' nata la stella di Kahi Solomnishvili, classe 1990: IL GIOVANE MAESTRO GEORGIANO SOSTITUISCE A TAMBUR BATTENTE CHARLES DUTOIT E PORTA AL SUCCESSO L'INAUGURAZIONE DELLA STAGIONE 2023/2024 DELLA SLOVENSKA FILHARMONIJA ALLO CANKARJEV DOM DI LUBIANA

Il trionfo che ha salutato l’altra sera l’inaugurazione della stagione 2023/2024 della Slovenska filharmonjia, l’Orchestra Filarmonica Slovena, ha un nome: Kakhi, per l’occasione ribattezzato in Kahi Solomnishvili, un giovane Direttore d’orchestra nato a Tbilisi, in Georgia il 9 maggio del 1990, fresco di debutto al Colon di Buenos Aires in The Rake’s Progress di Stravinskij. Kahi è Direttore della Tbilisi Opera e Direttore stabile della Georgian National Symphony Orchestra.
Come assistente di Charles Dutoit stava preparando la Filarmonica Slovena per l’oneroso impegno mahleriano della Seconda Sinfonia in Do minore – oltre duecento musicisti sul palcoscenico della sala principale dello Cankarijev Dom – quando l’anziano Maestro svizzero, che aveva appena iniziato le prove in prima persona, si è sentito male. Nell’impossibilità di trovare una sostituzione di livello a tambur battente, la storica istituzione musicale slovena ha deciso, coraggiosamente, di affidare l’inaugurazione al giovane e ancora poco conosciuto assistente. Era un rischio, ma la tempra di Solomnishvili - un uomo gracile e poco appariscente - si è rivelata a tutta prova. Con nervi saldi e qualche piccolo imprevisto che ha visto gli occhiali del giovane Direttore volare più di una volta in orchestra, recuperati rapidamente dall’assistente dell’assistente, il musicista georgiano ha portato a casa un risultato eccellente per compattezza di suono, accuratezza di lettura di una partitura monstre, governando la serata con la calma dei forti. Nota soprattutto con il titolo di Auferstehung, ossia Resurrezione, la Sinfonia n. 2 in Do minore per soli, coro e orchestra di Gustav Mahler fu scritta nello stesso periodo della Prima, fra il 1888 e il 1894. La prima esecuzione avvenne a Berlino il 13 dicembre del 1895. Insieme all’Ottava, la Seconda Sinfonia è stata quella che, vivente l’Autore, ottenne più successo e popolarità.
E’ la prima delle quattro sinfonie mahleriane per le quali il compositore ha previsto l’intervento delle voci, oltre a essere la prima delle tre Wunderhorn Symphonien, sinfonie cioè in cui sono messi in musica testi provenienti dalla raccolta di canti medioevali tedeschi intitolata Des Knaben Wunderhorn, Il corno magico del fanciullo. Uno di questi Lieder, Des Antonius von Padua Fischpredigt, ossia La predica ai pesci di Sant’Antonio da Padova, fu quasi letteralmente trascritto come scherzo della sinfonia, mentre il Lied Urlicht, Luce primigenia, divenne il quarto movimento. Nell'aprile del 1899 il compositore ripeté il successo della sua Sinfonia n. 2 a Vienna. Nella sua forma definitiva la sinfonia è divisa in cinque movimenti, due ore abbondanti di musica: Allegro maestoso. Mit durchaus ernstem und feierlichem Ausdruck (Allegro maestoso. Con espressione assolutamente seria e solenne), Andante moderato. Sehr gemächlich (Andante moderato. Molto comodo), In ruhig fließender Bewegung (Con movimento tranquillo e scorrevole), Urlicht - Sehr feierlich, aber Schlicht, Choralmässig (Luce primigenia - Molto solenne ma con semplicità, come un corale) su testo tratto da Die Wunderhorn di Ludwig Achim von Arnim e Clemens Brentano, Im Tempo des Scherzo. Wild herausfahrend. Langsam. Misterioso- Aufersteh'n (Tempo di Scherzo. Selvaggiamente. Allegro energico. Lento. Misterioso - Risorgere) contiene l'inno Die Auferstehung (La Resurrezione) di Friedrich Klopstock.
Come dire, una vera e propria cattedrale della musica, difficile da governare per il concertatore e direttore, e ardua da ascoltare concentrati dall’inizio alla fine. Mahler, però, esige concentrazione assoluta, in chi esegue e in chi ascolta, e il giovane Maestro georgiano le ha ottenute dalle compagini orchestrale e corale e dall’uditorio. Ha attraversato i cinque movimenti senza colpo ferire e dall’Orchestra ha ottenuto compattezza di suono in tutte le sezioni, sia quando la massa sonora esige energia e forza propulsiva, sia quando il dialogo fra le diverse sezioni si fa lieve, capzioso e minuzioso. Insomma, un lavoro di cesello che, dopo qualche incertezza iniziale, conquista e, nei movimenti conclusivi, commuove. Qui, poi, nei movimenti conclusivi intendiamo, all’imponente massa orchestrale si uniscono due voci soliste, pregevoli sia quella di Nuska Drascek, mezzosoprano dal timbro ambrato e comunicativo, sia quella luminosa del soprano Darlija Augustan, e ben due cori, quello stabile della Slovenska filharmonija e quello della Glasbena Matica di Lubiana preparati a dovere da Jerica Bukovec. L’impatto sonoro, a questo punto, si fa sempre più emozionante in un crescendo comunicativo che, all’apoteosi finale vede il pubblico alzarsi in piedi, e scatenarsi in un lungo, interminabile e meritatissimo applauso. Esecuzione emozionante, non c’è che dire. Bravo Kahi! di Rino Alessi 29/09/2023 Info e Foto delle prove del concerto: www.filharmonija.si bellaunavitaallopera.blogspot.com

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