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Visualizzazione dei post da giugno, 2018

PIERO BONAGURI E IL REPERTORIO SACRO PER CHITARRA, DAL MEDIOEVO A OGGI. Dall’1 al 5 luglio, alle 19, gli ultimi concerti dei Vespri a San Vitale di Ravenna Festival

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I Vespri a San Vitale del Festival - dopo aver guidato anche quest’anno il pubblico alla riscoperta di un patrimonio di arte, musica e spiritualità unico al mondo, grazie alla collaborazione con l’Opera di Religione dell’Arcidiocesi di Ravenna-Cervia - si concludono con i concerti di Piero Bonaguri alla chitarra, in programma dall’1 al 5 luglio. Bonaguri, che ha svolto attività concertistica in oltre cinquanta Paesi nei cinque continenti, ha all’attivo una ventina di incisioni discografiche e circa 400 nuove opere scritte per lui, presenta Il repertorio sacro: dal Medioevo a oggi: due programmi si alterneranno, sera dopo sera, da Bach a Josquin Des Prez, da Mozart a Luigi Dallapiccola e Mario Castelnuovo-Tedesco, fino a una folta schiera di compositori contemporanei. Il primo programma sarà eseguito nei giorni 1, 3 e 5 luglio; il secondo il 2 e 4 luglio. Quello che Bonaguri tesserà alla chitarra è un prezioso arazzo in cui si intrecciano filoni diversi del repertorio di musica sacra

IL SILENZIO DEI CAMPI IN FIORE IL 6/07 al Museo Revoltella di Trieste

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Nel breve monologo, omaggio a Zoran Mušič, Marco Puntin da voce in prima persona al grande pittore attraverso frammenti di vita e di morte nel loro significato primordiale e metafisico. Rifflessioni sulla propria arte, sulla verità e la menzogna, sulla necessità di comprendere l’essenziale e vedere oltre a ciò che vedono gli occhi, a cercare di comprendere nell’ombra della propria vecchiaia e nell’oblio dei ricordi il valore dell’uomo e il senso della vita. Un frammento su uno degli artisti difficilmente collocabili sia al modernismo che al primo postmodernismo, un omaggio ad uno degli artisti più individualisti per il quale l’impatto con il paesaggio, da prima quello carsico in seguito quello dalmata, castigliano, svizzero e italiano, infine quello di Dachau, ha avuto una significativa influenza sull’esperienza artistica e quella della sua vita personale. (Comunicato Stampa) Questo spettacolo/ evento ha un’unica data , posti limitati, durata 50’ ca. – biglietto euro 10 acquistabile

Tango glaciale: ritorno al futuro: Teatro Alighieri di Ravenna, oggi alle 21

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Non un'operazione nostalgica, ma la “ricarica” di uno spettacolo che fu ilmanifesto di un'epoca: Tango glaciale, creato da Mario Martone a 22 anni con il suo gruppo Falso Movimento, viene oggi “reloaded” - in prima nazionale domenica 1 luglio al Teatro Alighieri (ore 21) - da Anna Redi e Raffaele Di Florio sulle misure di tre giovani “danzattori”, che in quel lontano 1982 non erano nemmeno nati. Nel percorso del Progetto RIC.CI a cura di Marinella Guatterini che ricostruisce la memoria coreografica degli anni Ottanta e Novanta in Italia, si inserisce a pieno titolo anche questa pièce del regista napoletano, a dimostrazione di quanto – in quell'epoca fertile – anche il teatro sperimentale si muovesse in una direzione fisica, refrattaria a testi e parole come unici veicoli espressivi. Tango glaciale reloaded corre per l'arco di sessanta minuti fra esplosioni di immagini, musiche pop, jazz e non solo, danze e citazioni. Facendo affiorare un affresco postmoderno, dalla

Riflessione di Giovanni Boer, Parroco di Santa Eufemia e Santa Tecla a Grignano - XIII Domenica Tempo Ordinario – Mc 5,21-43

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Essendo Gesù passato di nuovo in barca all’altra riva, gli si radunò attorno molta folla ed egli stava lungo il mare. E venne uno dei capi della sinagoga, di nome Giàiro, il quale, come lo vide, gli si gettò ai piedi e lo supplicò con insistenza: “La mia figlioletta sta morendo: vieni a imporle le mani, perché sia salvata e viva”. Andò con lui. Molta folla lo seguiva e gli si stringeva intorno. Ora una donna, che aveva perdite di sangue da dodici anni e aveva molto sofferto per opera di molti medici, spendendo tutti i suoi averi senza alcun vantaggio, anzi piuttosto peggiorando, udito parlare di Gesù, venne tra la folla e da dietro toccò il suo mantello. Diceva infatti: “Se riuscirò anche solo a toccare le sue vesti, sarò salvata”. E subito le si fermò il flusso di sangue e sentì nel suo corpo che era guarita dal male. E subito Gesù, essendosi reso conto della forza che era uscita da lui, si voltò alla folla dicendo: “Chi ha toccato le mie vesti?”. I suoi discepoli gli dissero: “Tu v

L’OMAGGIO DEI LUDUS VOCALIS AL CARDINALE DOMENICO BARTOLUCCI. Domenica alle 11.30, a Sant’Agata Maggiore di Ravenna

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Il percorso di musica e fede di In templo Domini continua in una delle chiese più antiche di Ravenna, Sant’Agata Maggiore, con un gruppo che ormai da più di dieci anni è parte integrante della vita musicale della città. Domenica 1 luglio, alle 11.30, sarà infatti il coro Ludus Vocalis - con la direzione di Stefano Sintoni, la soprano solista Emilia Ferrari e Andrea Berardi all’organo - ad accompagnare la funzione con un omaggio alla memoria del Cardinale Domenico Bartolucci, il compositore e direttore storico del Coro della Cappella Sistina scomparso nel 2013. Nominato nel 1952 vice maestro da Lorenzo Perosi, alla morte di quest’ultimo nel 1956 Bartolucci venne nominato da Pio XII direttore perpetuo della Cappella Musicale Pontificia Sistina, incarico che ricoprì fino al 1997; fu inoltre fra gli Accademici di Santa Cecilia. È considerato fra i più autorevoli interpreti di Palestrina ed è autore di oltre quaranta volumi fra madrigali e messe, inni e oratori, tutti composti nel seg

Teatro Comunale di Bologna: ANTEPRIMA DELLA STAGIONE D’OPERA 2019. Undici titoli d'opera, di cui due in serata unica e sei nuove produzioni. Inaugurazione con Il trovatore firmato da Bob Wilson

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Un cartellone ricco e variegato con importanti coproduzioni italiane e internazionali, una tournée in Giappone con due grandi classici della tradizione del nostro Paese e la consolidata sinergia con il Festival Verdi di Parma e Busseto, per un nuovo anno di teatro e musica che non mancherà di intrigare e sorprendere: è la Stagione d’Opera 2019 del Teatro Comunale di Bologna, che presenta undici titoli, di cui due in serata unica e sei nuovi allestimenti, per un’offerta ancora più ampia rispetto al 2018. Una “playlist” di opere, pensata per soddisfare gli amanti del grande repertorio lirico italiano – da Gioachino Rossini a Giuseppe Verdi, da Ruggero Leoncavallo a Giacomo Puccini – impreziosita da capolavori come la Salome di Richard Strauss e il Fidelio di Ludwig van Beethoven; una rassegna dei migliori interpreti d’oggi, con un’attenzione particolare ai talenti nazionali. Sarà Il trovatore di Giuseppe Verdi (22-29 gennaio), firmato da uno dei registi più ambiti e conosciuti al

LA TARGA DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA A RAVENNA FESTIVAL 2018. Il riconoscimento del Presidente Mattarella mentre il Festival percorre Le vie dell’amicizia e vola a Kiev

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Arriva proprio mentre il Festival vola a Kiev e i giovani dell’Orchestra Cherubini già dividono i leggii con i colleghi ucraini per le intense giornate di prove nella capitale ucraina. Arriva come il migliore degli auspici per quel sogno di fratellanza che la manifestazione ravennate rinnova anche quest’anno. Arriva dritta al cuore del Festival, nel momento di sintesi più alta, là dove musica, culture e dialogo si intrecciano: la targa del Presidente della Repubblica è stata consegnata a Ravenna Festival, quale premio alla XXIX edizione. Un’edizione che, inaugurata il 1 giugno, si è già immersa nelle vene dell’America, con un ricco percorso nello sconfinato paesaggio musicale americano, ma ha anche celebrato la resistenza della musica alle oppressioni. Tutto sotto il titolo, che è anche una speranza e una promessa, di We Have a Dream, in tributo a Martin Luther King a 50 anni dalla morte. E anche quest’anno il Festival percorre Le vie dell’amicizia, il progetto che dal 1997 - anno d

Quattro concerti del Mad ensemble il 2 e 3 luglio per Musikamera nelle Sale Apollinee della Fenice

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L'Associazione Musikamera propone un appuntamento straordinario alle Sale Apollinee del Teatro La Fenice, con quattro concerti nei giorni del 2 e 3 luglio. Musikamera ha deciso di ospitare l'iniziativa del "MAD Ensemble", un gruppo composto da studenti della Musikhochschule di Basilea attivi sulla scena internazionale tra Europa, Stati Uniti, Russia ed estremo oriente. Il primo concerto sarà il 2 luglio alle ore 17 e prevede un programma che spazia tra le città di Vienna e Budapest, tra classicismo e primo Novecento, tra grandi forme ed aforismi, con la Sonata per pianoforte e violino K 454 di Mozart, i Quattro Pezzi op. 7 di Anton Webern e due volti molto diversi di Béla Bartók: una scelta di pezzi per due violini e la sua prima sonata per violino e pianoforte. Sempre il 2 luglio, alle 20, sarà la volta di un programma per violoncello e pianoforte, con la Sonatina di Kodály, la Sonata op. 102 n. 1 di Beethoven, la Sonata di César Franck, ed un momento di contemporane

Ecco la Festa di Poesia di Pordenone 2018

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La poesia saluta l’estate. Lunedì 2 e lunedì 9 luglio a Pordenone torna la Festa della Poesia e rinnova il suo appuntamento, quest’anno alla Loggia del Municipio. Ecco le ‘voci poetiche’ che si alterneranno per questa edizione 2018. Lunedì 2 luglio Claudio Pasi, Erika Crosara, Giovanni Fierro, Cristina Micelli, Alessandro Canzian, Silvia Salvagnini, Piero Simon Ostan e Francesco Tomada. E lunedì 9 luglio ci saranno Ilaria Boffa, Alberto Cellotto, Daniele Orso, Ferruccio Giaccherini, Isabella Serra, Antonella Sbuelz, Mary Barbara Tolusso e Alberto Trentin. La Festa della Poesia è promossa dal Comune di Pordenone attraverso la Biblioteca Civica in collaborazione con Fondazione Pordenonelegge.it e sostenuta da Camera di Commercio I.A.A., Crédit Agricole FriulAdria e Park Hotel Pordenone. (Comunicato Stampa) Copyright © 2015 Fondazione pordenonelegge.it P.Iva 01738520939 Corso V. Emanuele II, 47 E-mail: fondazione@pordenonelegge.it

TURANDOT è il terzo debutto del 96° Arena di Verona Opera Festival 2018 - in scena dal 30 giugno al 26 luglio

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Sabato 30 giugno alle ore 21.00 è la volta del terzo titolo colossal del Festival lirico 2018: Turandot di Giacomo Puccini torna nella fiabesca produzione ideata appositamente per il palcoscenico areniano nel 2010 da Franco Zeffirelli. In scena per 5 recite fino al 26 luglio, l’allestimento è arricchito dai preziosi e dettagliati costumi del premio Oscar Emi Wada, dai movimenti coreografici curati da Maria Grazia Garofoli e dal lighting design dell’areniano Paolo Mazzon. Sul podio si alternano Daniel Oren (30/6 – 18, 26/7), bacchetta di fama internazionale molto amata dal pubblico areniano, e Francesco Ivan Ciampa (5, 13/7), giovane e apprezzato direttore cui è anche affidato il titolo inaugurale del Festival 2018. Repliche: 5, 13, 18, 26 luglio ore 21.00. Turandot è l’ultimo dramma lirico di Puccini, ispirato all’omonima fiaba teatrale settecentesca di Carlo Gozzi. Andò in scena per la prima volta al Teatro alla Scala di Milano il 25 aprile 1926, diretto da un commosso Arturo T

Venezia: Richard III di Giorgio Battistelli in prima rappresentazione italiana al Teatro La Fenice

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Va in scena al Teatro La Fenice, in prima rappresentazione italiana, Richard iii di Giorgio Battistelli, dramma musicale in due atti su libretto di Ian Burton basato sul testo di William Shakespeare, che sarà proposto nell’allestimento dell’Opera Vlaanderen di Anversa con la regia di Robert Carsen, le scene di Radu Boruzescu, i costumi di Miruna Boruzescu e il light design di Robert Carsen e Peter Van Praet. Tito Ceccherini guiderà l’Orchestra e il Coro del Teatro La Fenice, Alessandro Toffolo il coro di voci bianche Kolbe Children’s Choir. La prima di venerdì 29 giugno sarà seguita da quattro repliche, l’1, 3, 5 e 7 luglio 2018. La recita di martedì 3 luglio ore 19.00 sarà trasmessa in diretta su Rai Radio Tre. L’opera di Giorgio Battistelli – del quale la Fondazione Teatro La Fenice ha proposto recentemente anche il debutto italiano del Medico dei pazzi – è interamente cucita intorno a Richard III, grande protagonista della

Ballet National de Marseille & ICK: la partitura visionaria di Emio Greco e Pieter C. Scholten alla ricerca dell'infanzia perduta al Teatro Alighieri di Ravenna, venerdì 29 doppio spettacolo alle 19 e alle 22

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Apparizione, la prima parte del dittico Kindertotenlieder che Emio Greco e Pieter C. Scholten hanno elaborato intorno al tema dell'infanzia perduta per il Ballet National de Marseille & ICK, debutta in prima nazionale al Ravenna Festival venerdì 29 giugno al Teatro Alighieri (doppio spettacolo alle 19 e alle 22). Una partitura visionaria per sette danzatori, un pianista, voci di bimbi e tecnologia digitale, con la quale i due artisti continuano la loro esplorazione di territori dell'umano. Nel tempo la loro collaborazione per progetti di ampio respiro, non solo di danza, è diventata una diade in profonda sintonia, dove i confini di intervento del danzatore brindisino e del light designer olandese non sono più distinguibili. Apparizione prende spunto dai Canti dei bambini morti di Mahler per indagare sul fanciullino che è in noi, le cui doti di spontaneità, innocenza e curiosità sono state dissipate. I cinque canti pieni di dolore e speranza - per i quali il compositore t

Luglio alla Scala fra Bellini, Beethoven e Donizetti

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Con Il pirata, Vincenzo Bellini torna alla Scala a 60 anni dall’ultima storica edizione scaligera di questo titolo, che vide protagonista Maria Callas. Una lunga assenza legata all’impervia ma sublime scrittura vocale belliniana, che qui unisce belcanto e romanticismo fra tempeste, naufragi e una grande scena di pazzia da prima donna. Sonya Yoncheva, attualmente il soprano più accreditato in questo repertorio, affronterà la proibitiva parte di Imogene con Piero Pretti e Nicola Alaimo a chiudere il triangolo passionale. Dirige lo specialista Riccardo Frizza per la regia di Emilio Sagi. Debutto i 29 giugno e repliche fino al 19 luglio. Nel mese di luglio spazio anche alle ultime tre recite di Fidelio di Beethoven il 2, 5 e 7 luglio (ScalAperta il 5 luglio): occasioni preziose per ascoltare la lettura di Myung Whun-Chung esaltata unanimemente dalla critica. Dal 10 luglio la coda estiva è ancora dedicata al balletto con il ritorno di Don Chisciotte, omaggio a Nureyev nell’ottantesimo del