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Visualizzazione dei post da ottobre, 2018

Riflessione di Giovanni Boer, Parroco di Santa Eufemia e Santa Tecla a Grignano - XXX Domenica Tempo Ordinario Anno B Mc 10,46-52

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E giunsero a Gerico. Mentre partiva da Gerico insieme ai suoi discepoli e a molta folla, il figlio di Timeo, Bartimeo, che era cieco, sedeva lungo la strada a mendicare. Sentendo che era Gesù Nazareno, cominciò a gridare e a dire: “Figlio di Davide, Gesù, abbi pietà di me!”. Molti lo rimproveravano perché tacesse, ma egli gridava ancora più forte: “Figlio di Davide, abbi pietà di me!”. Gesù si fermò e disse: “Chiamatelo!”. Chiamarono il cieco, dicendogli: “Coraggio! Àlzati, ti chiama!”. Egli, gettato via il suo mantello, balzò in piedi e venne da Gesù. 51Allora Gesù gli disse: “Che cosa vuoi che io faccia per te?”. E il cieco gli rispose: “Rabbunì, che io veda di nuovo!”. E Gesù gli disse: “Va’, la tua fede ti ha salvato”. E subito vide di nuovo e lo seguiva lungo la strada. Ci potremmo chiedere: “ma perché gli intimano di stare zitto”? Con tutte le guarigioni che Gesù faceva, perché negare quella? A un povero cieco mendicante? E poi: le persone che intimavano di sta

In occasione dei 150 anni Rossiniani Fano Jazz Network in collaborazione con Assessorato alla Bellezza del Comune di Pesaro e Amat presenta: Sabato 17 Novembre 2018 – Ore 21.15 Teatro “G. Rossini” di Pesaro MIKE WESTBROOK THE UNCOMMON ORCHESTRA ROSSINI RE-LOADED Jazz and Rock variations on themes from the Operas of Gioachino Rossini Esclusiva Europea

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Sabato 17 novembre (ore 21.15, biglietti da 10 a 25 Euro) il Teatro Rossini di Pesaro ospita un evento speciale organizzato in esclusiva Europea da Fano Jazz Network in collaborazione con Assessorato alla Bellezza del Comune di Pesaro e Amat, nell’ambito delle celebrazioni del 150° anniversario della morte di Gioacchino Rossini e sotto l’egida di UNESCO – Pesaro Città della Musica. Protagonista del concerto sarà il pianista, compositore e band leader inglese Mike Westbrook, che nell’occasione presenterà insieme alla sua Uncommon Orchestra il progetto ROSSINI RE-LOADED, rivisitazione in chiave jazz e rock di famose pagine tratte da opere del compositore pesarese. Si potranno così ascoltare in veste inedita brani tratti da Guglielmo Tell, La Gazza Ladra, Il Barbiere di Siviglia, Otello e La Cenerentola, negli arrangiamenti originali dello stesso Mike Westbrook. Il progetto Westbrook/Rossini è stato originariamente commissionato nel 1984 dal Festival Internazionale di Teatro Con

ROSSINI O LA PARABOLA DEL CLASSICISMO. LUNEDÌ 29 OTTOBRE, ORE 17.30, CIVICO MUSEO TEATRALE “CARLO SCHMIDL” DI TRIESTE

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Prende il via nel nome di Gioachino Rossini e nel segno della collaborazione con l’Associazione Internazionale dell’Operetta il cartellone 2018-2019 dei “Lunedì dello Schmidl”, il ciclo di incontri e approfondimenti che il Civico Museo Teatrale “Carlo Schmidl” da un decennio offre al pubblico dei cultori della musica e del teatro. “Rossini o la parabola del classicismo: appunti su un genio assoluto nella consapevolezza delle forme” di e con Nicolò Ceriani è il titolo dell’incontro, a ingresso libero e fino a esaurimento dei posti disponibili, in calendario lunedì 29 ottobre con inizio alle ore 17.30, nella Sala “Bobi Bazlen” al piano terra di Palazzo Gopcevich di via Rossini 4. Noto ai più per il suo straordinario virtuosismo nello spingere oltre ogni limite le forme consolidate del teatro comico in musica, è assodato che Rossini sia stato uno dei più grandi autori neoclassici di tutti i tempi nel registro tragico e che, consapevole come pochi del suo mondo e delle forme che

Giovanni Pacchiano vince il Premio Scrivere per Amore 2018

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L’annuncio al gala conclusivo della 23^ edizione del premio, al Teatro Nuovo di Verona. Al rush finale lo scrittore era arrivato con Connie Palmen, in gara con Tu l’hai detto (Iperborea) e Sylvie Schenk, per Veloce la vita (Keller). Va a Giovanni Pacchiano anche la prima edizione del premio speciale “Giulio Tamassia”, intitolato al fondatore del Club di Giulietta e assegnato dalla giuria tecnica di “Scrivere per amore”. Ancora una volta Verona si conferma capitale della scrittura narrativa legata ai sentimenti: un filo rosso affidato alle voci dei tre scrittori finalisti, alla giuria guidata da Masolino D’Amico, ai tanti ospiti che hanno intrecciato un talk brillante per il pubblico della città. Il Premio letterario internazionale Scrivere per Amore è promosso dal Club di Giulietta in partnership con la Fondazione Pordenonelegge.it e con Crédit Agricole FriulAdria, con il patrocinio del Comune di Verona , della Regione Veneto e della Camera di Commercio di Verona e con il soste

ORCHESTRA RAI: IL REQUIEM DI VERDI SECONDO CONLON. Giovedì 25 ottobre all’Auditorium Rai di Torino e in diretta su Radio3. Replica venerdì 26 ottobre

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Johannes Brahms la definì «opera di un genio». I posteri la esaltarono quale assoluta pietra miliare del repertorio sacro di tutto l’Ottocento italiano. È la Messa da Requiem, capolavoro sinfonico-corale di Giuseppe Verdi, al centro del secondo concerto di stagione dell’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai, in programma giovedì 25 ottobre alle 20.30 (turno rosso) all’Auditorium Rai “Arturo Toscanini” di Torino e in diretta su Radio3. Composta nel 1874 per commemorare il primo anniversario della scomparsa di Alessandro Manzoni, la Messa da Requiem è eseguita dal Direttore principale James Conlon, che torna sul podio dell’Orchestra Rai per la seconda settimana consecutiva dopo aver inaugurato la Stagione. A interpretarla è chiamato un quartetto di voci di assoluto prestigio: il soprano Anna Pirozzi, reduce dal successo come Lady Macbeth al Festival Verdi di Parma; il contralto Marianna Pizzolato, già protagonista con Conlon e l'Orchestra Rai dello Stabat Mater di Rossi

Rolando Panerai riceverà il Premio Internazionale Tullio Serafin 2018. Il celebre baritono ha lavorato con Tullio Serafin, Maria Callas e i più grandi artisti internazionali

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Sarà il celebre baritono Rolando Panerai a ricevere il Premio Internazionale Tullio Serafin 2018. Nell’anno delle celebrazioni per i 140 anni dalla nascita e i 50 anni dalla scomparsa del grande direttore, la Città di Cavarzere, inaugura la prima edizione del prestigioso riconoscimento che sarà conferito annualmente ai personaggi di spicco del mondo della musica e della cultura. L’iniziativa voluta dal Comune e dall’Amministrazione comunale di Cavarzere, insieme con lo storico Circolo Tullio Serafin, si realizza grazie al Comitato del Premio rappresentato dal direttore artistico Nicola Guerini, direttore d’orchestra e presidente del Festival Internazionale Maria Callas, dal musicologo e critico musicale Giovanni Gavazzeni, dalla studiosa e scrittrice Nicla Sguotti, vicepresidente del Circolo Tullio Serafin e da Paolo Fontolan, Assessore alla Cultura di Cavarzere e vicesindaco. Un premio all’eccellenza che nasce come espressione di dialogo con tutte le attività che celebrano l’ar

Riflessione di Giovanni Boer, Parroco di Santa Eufemia e Santa Tecla a Grignano - XXVIII Domenica Tempo Ordinario -- anno B -- Mc 10,17-31

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Mentre andava per la strada, un tale gli corse incontro e, gettandosi in ginocchio davanti a lui, gli domandò: “Maestro buono, che cosa devo fare per avere in eredità la vita eterna?”. Gesù gli disse: “Perché mi chiami buono? Nessuno è buono, se non Dio solo. Tu conosci i comandamenti: Non uccidere, non commettere adulterio, non rubare, non testimoniare il falso, non frodare, onora tuo padre e tua madre”. Egli allora gli disse: “Maestro, tutte queste cose le ho osservate fin dalla mia giovinezza”. Allora Gesù fissò lo sguardo su di lui, lo amò e gli disse: “Una cosa sola ti manca: va’, vendi quello che hai e dallo ai poveri, e avrai un tesoro in cielo; e vieni! Seguimi!”. Ma a queste parole egli si fece scuro in volto e se ne andò rattristato; possedeva infatti molti beni. Gesù, volgendo lo sguardo attorno, disse ai suoi discepoli: “Quanto è difficile, per quelli che possiedono ricchezze, entrare nel regno di Dio!”. I discepoli erano sconcertati dalle sue parole; ma Gesù r

E Rigoletto trionfa anche in versione semiscenica: straordinario Simon Keenlyside in concerto al Théâtre des Champs-Elysées di Parigi

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Chi l’avrebbe mai detto? Rigoletto, una fra le più teatrali delle opere di Giuseppe Verdi regge benissimo l’esecuzione in forma semiscenica. Lo abbiamo potuto verificare poche sere fa al parigino Théâtre des Champs-Elysées che, coproducendolo con l’Orchestre Philharmonique du Luxembourg, ne ha presentato con enorme successo due rappresentazioni, l’una nella storica sala di Avenue Montaigne, l’altra al Grand Auditorium della Philarmonie, nel Lussemburgo. La mise en espace e le luci, firmate da Bertrand Couderc, sottolineavano con pochi elementi scenici e un buon ritmo narrativo l’azione dell’opera su testo di Francesco Maria Piave che Verdi desume dal Victor Hugo. L’orchestra era disposta sul palcoscenico e il coro, ottimo e molto ben preparato il Philarmonia Chor Wien, era alle sue spalle, sul fondo della scena, e partecipava dall’inizio alla fine allo svolgimento del dramma cui davano vita, spesso intervendo all’azione fra coro e orchestra, gli artisti scelti con cura dal Théâtre des

Riflessione di Giovanni Boer, Parroco di Santa Eufemia e Santa Tecla a Grignano - XXVII Domenica Tempo Ordinario Anno B

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Alcuni farisei si avvicinarono e, per metterlo alla prova, gli domandavano se è lecito a un marito ripudiare la propria moglie. Ma egli rispose loro: “Che cosa vi ha ordinato Mosè?”. Dissero: “Mosè ha permesso di scrivere un atto di ripudio e di ripudiarla”. Gesù disse loro: “Per la durezza del vostro cuore egli scrisse per voi questa norma. Ma dall’inizio della creazione li fece maschio e femmina; per questo l'uomo lascerà suo padre e sua madre e si unirà a sua moglie e i due diventeranno una carne sola. Così non sono più due, ma una sola carne. Dunque l’uomo non divida quello che Dio ha congiunto”. A casa, i discepoli lo interrogavano di nuovo su questo argomento. E disse loro: “Chi ripudia la propria moglie e ne sposa un’altra, commette adulterio verso di lei; e se lei, ripudiato il marito, ne sposa un altro, commette adulterio”. Gli presentavano dei bambini perché li toccasse, ma i discepoli li rimproverarono. Gesù, al vedere questo, s’indignò e disse loro: “Lasci

PHILIPPE JORDAN IN TRIONFO: il maestro svizzero porta al successo Bérénice di Jarrell al Palais Garnier e Tristan und Isolde di Wagner all'Opéra Bastille di Parigi

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Commissionando Bérenice a Michael Jarrell, ginevrino, classe 1958, un compositore molto noto in Francia ed eseguito anche alla Philarmonie di Berlino, l’Opéra national di Parigi si è assicurata, dopo Trompe-la-mort di Luca Francesconi, rappresentata qualche stagione fa, una seconda novità assoluta in lingua francese. La lingua che Jarrel, riadattandola, ha deciso di mettere in musica, è quella alta di Jean Racine di cui l’autore ha scelto una delle tragedie a suo tempo più neglette e oggi più rappresentate. Adattandola, ne ha fatta una pièce più legata alla contemporaneità e più vicina al modo di esprimersi di uno spettatore di oggi. Tutto questo senza aggiungere una sola parola al testo di Racine e puntando su quella che definisce la “modernità” di un testo classico. La musica è densa, ricca di contrasti, a tratti brutale, e ha il pregio di sposarsi alla perfezione alle parole antiche. Tanto più che, per questo nuovo allestimento dell’Opéra National che ha appena debuttato a Palais

UNA JENUFA THRILLER: bella inaugurazione di stagione con Janacek all'Opéra di Digione

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Dedicata alla memoria della figlia Olga, morta prematuramente, Jenufa di Leoš Janáček ha appena inaugurato con successo la stagione lirica 2018/2019 dell’Opéra di Digione. Jenufa ebbe buone accoglienze quando fu messa in scena al teatro di Brno, città natale di Leoš Janáček, il 21 gennaio 1904 ed è in quella versione che l’Opéra di Digione la ripresenta nell’originale ceco. Fino a qualche anno fa la sua popolarità era dovuta a una versione rivista di Karel Kovařovic che ne alterava quello che la musicologia dell’epoca riteneva uno stile eccentrico e la particolare orchestrazione. Così modificata ebbe una buon esito sia al Teatro Nazionale di Praga il 26 maggio 1916, sia nel resto del mondo dopo il successo della prima viennese alla Staatsoper il 16 febbraio 1918 nella traduzione tedesca di Max Brod. Tre atti, che lo spettacolo di Digione condensa in due parti, su libretto dello stesso compositore, tratto da Její pastorkyňa ossia La sua figliastra della narratrice morava Gabriela Preis

CONDANNATA AL TRIONFO: all'Opéra Bastille di Parigi torna dopo cent'anni Les Huguenots di Meyerbeer

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Condannata al trionfo, Les Huguenots ossia Gli Ugonotti, frutto di cinque anni di duro lavoro, è l’opera lirica più lunga e ambiziosa di Giacomo Meyerbeer, un vero e proprio Grand opéra in cinque atti su testo di Scribe e Deschamps. La prima assoluta all’Opéra di Parigi che a Meyerbeer l’aveva commissionata all’indomani del buon esito ottenuto da Robert le Diable, avvenne con successo il 29 febbraio del 1836; la prima italiana ebbe luogo invece il 26 dicembre 1841 al Teatro della Pergola di Firenze, con il titolo Gli Anglicani, nella traduzione di Marco Marcelliano Marcello e Calisto Bassi. Nella sfavillante ricerca timbrica, Meyerbeer reintrodusse in orchestra la viola d’amore per accompagnare alcuni recitativi. Il fatto di essere ambientata durante la Notte di San Bartolomeo, 23 agosto 1572, un fatto storico estremamente importante per il mondo protestante e all’epoca molto di moda in Francia, la rese invisa all’intellettualità tedesca. Meyerbeer aveva tentato addirittura di inserire