UN INCONTRO (VITALE) DI SESSO ED ETA'

ROMA - Maurizio Scaparro torna alla Venexiana. Allora, la prima volta che lo mise in scena e cioè al Festival dei Due Mondi di diciannove anni fa, la proposta di rappresentare un testo poco noto di un autore italiano gli venne da Giancarlo Menotti. Scaparro era alla sua seconda regia. Scelse la Venexiana di Anonimo del ' 500 perchè, racconta oggi "era un testo pericoloso, ma che aveva senso fare". Fu un grosso successo, per Scaparro e per Laura Adani, che dello spettacolo ne è stata la protagonista, per tre anni consecutivi.
Da allora, in questi diciannove anni, la Venexiana è stata ripresa più volte, da altri registi e da altre attrici. Da Giancarlo Cobelli, ad esempio, che la mise in scena anni addietro con Alida Valli. Domani sera, all' Argentina, la Venexiana torna in palcoscenico, prodotta dal teatro di Roma, regista Scaparro, protagonista, nel ruolo di Anzola, la donna matura che insegue la giovinezza legando a sè Julio, in un gioco d' amore in cui trionfa l' amoralità, Valeria Moriconi. Se allora, a Spoleto, non erano possibili paragoni - la Venexiana vantava una sola edizione precedente pochissimo vista - e se proprio per evitare raffronti la Venexiana fu scelta da Maurizio Scaparro, oggi, questi raffronti, ci sono tutti. Non foss' altro con la Venexiana di diciannove anni fa. Ma Scaparro non se ne preoccupa: "La rifaccio" spiega "con una convinzione, diciannove anni fa ero giovane, la vedevo con l' ottica di Julio, oggi la vedo con la maturità e con l' ottica di Anzola". Venezia non sarà rappresentata in dettaglio sul palcoscenico: sarà solo suggerita nella scena di Roberto Francia e nei costumi di Emanuele Luzzati come sede di questo "incontro di sesso e di età", sottolineandone doppiezza e ambiguità perchè la Venexiana è sì una grande schermaglia d' amore, ma è anche una "storia di passioni e di finzioni". Spettacolo spoglio oggi come allora ("allora per mancanza di soldi, oggi perchè mi sono specializzato in scenografie non ricche") la Venexiana avrà il prossimo anno e sempre per la regia di Scaparro, la sua prima versione in lingua inglese. Alla traduzione sta lavorando Pier Maria Pasinetti, il debutto dello spettacolo è fissato per il 24 marzo a Los Angeles, Scaparro andrà a provarlo in California per un mese e mezzo circa e sarà assistito nell' allestimento da Patrick Watkins. "Spero che sia uno spettacolo vitale", spiega, "di una vitalità mediterranea esplicita. E io sono per un teatro vitale, non per il teatro mortale che si fa così spesso...".
Ennio Flaiano, diciannove anni fa, parlò della Venexiana come di un' "estasi laica". Ed è una definizione che piace a Scaparro. E' un testo, aggiunge "che dice cose semplici, ma che spesso non ci diciamo o che non osiamo dirci. E' pulitissimo, pur essendo audace". A proposito di audacia: in scena non ci sarà il letto, e non sarà su un letto, insomma, che si consumerà la battaglia d' amore tra Anzola e Iulio. Della sua nuova Anzola, Valeria Moriconi, Scaparro dice che "era tempo che volevo lavorare con lei. Penso che sia l' interprete ideale per questo personaggio pieno di sfumature, per questa donna che affronta il gioco d' amore con tutti i mezzi a disposizione...". E cosa vorrebbe, Scaparro, che arrivasse al suo pubblico, di questo testo cinquecentesco che ripropone oggi? "Quella battuta di Iulio che io gli faccio dire uscendo dal palcoscenico, "sperimentare" dice Iulio "è una cosa bellissima per avere vantaggio in conoscere"". La Repubblica di RINO ALESSI 13 dicembre 1984

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