DALL'ARCHIVIO DI REPUBBLICA 1984: PREMIATA DAL PUBBLICO L' ARENA DI VERONA
"COSA spero per l' Arena? Beh, spero che si mantenga anche in futuro questo rapporto di stima e di affetto da parte del pubblico nei suoi confronti... Spero che vada sempre meglio e che si mantenga la certezza di uno spettacolo di qualità che l' Arena di Verona dà al pubblico". Se Renzo Giacchieri, sovrintendente dell' Ente Lirico veronese, esprime così esplicitamente la sua soddisfazione ne ha tutte le ragioni. La stagione appena conclusa, la sessantunesima nel grande anfiteatro veronese, ha fatto registrare un incasso di oltre dodici miliardi per un ciclo di spettacoli compreso fra il 2 luglio e il 2 settembre. In tutto, all' Arena, ci sono state cinquanta sere di spettacolo cui si sono aggiunti, novità per il 1984, otto concerti sinfonici: se l' opera che ha fatto registrare anche quest' anno la maggiore affluenza è stata l' Aida, la sorpresa della stagione è venuta dai Lombardi alla prima Crociata che per la prima volta veniva rappresentata all' aperto, sul grande palcoscenico areniano. Prudenzialmente, spiega Giacchieri, ne erano state previste solo quattro recite, ma la richiesta è stata tale da "farci rimpiangere di non aver rischiato di più". Anche il Ballo Excelsior, unico spettacolo di balletto della stagione, era una ripresa, ha tenuto complessivamente molto bene, in media settemila spettatori a sera (il record, anche in questo caso è di Aida che riesce a totalizzare in una serata fra le diciotto e le ventimila presenze). Complessivamente hanno assistito a uno spettacolo in Arena cinquecentosessantamila spettatori: un autentico record, centomila spettatori in più rispetto allo scorso anno, un record anche tenuto conto della magra stagione turistica che ha rappresentato per tutta l' Italia questa estate 1984. Naturalmente la macchina dell' Arena non si ferma: il 28 settembre i complessi veronesi si sposteranno all' Olympia Halle di Monaco di Baviera per sei recite di Aida: nel cast anche Grace Bumbry e Maria Chiara (che si alternano come Aida), il tenore Giacomini e la rivelazione della stagione, il mezzosoprano di colore Gail Gilmore che da quello di Carmen con cui si è presentata in Arena passa a Monaco al ruolo della perfida principessa Amneris. E poi, oltre ad aver già annunciato i titoli della stagione invernale, al Teatro Filarmonico (inaugurazione con l' Orfeo ed Euridice) di Gluck, è già iniziata la prevendita per la stagione estiva 1985, che ha già fatto entrare nelle casse dell' Arena circa un miliardo di lire. Anche per il prossimo Festival dell' opera lirica Giacchieri ha pensato di affiancare ai tradizionali spettacoli d' opera (saranno tre, tutti verdiani, Trovatore e Attila oltre alla ripresa di Aida), il balletto (Giselle, protagonista ancora una volta Carla Fracci), i concerti sinfonici (il primo, l' 8 luglio 1985 vedrà impegnati i complessi del Maggio Musicale Fiorentino nel Messia di Haendel) e, novità, cinque concerti vocali. Il modello, spiega il sovrintendente, sono i vecchi concerti Martini & Rossi che si facevano alla radio, negli anni Cinquanta. Sarà l' occasione per avere in Arena cinque grossi gruppi di cantanti, da quello spagnolo (Montserrat Caballè, Josè Carreras, Juan Pons, Luis Lima con l' Orchestra nazionale spagnola diretta da Jesus Lopez-Cobos), a quello russo (Eveghenij Nesterenko, Elena Obraztosova ed altri con l' Orchestra Filarmonica di Katowice diretta da Karol Stryjla) e ancora Renata Scotto (con l' Orchestra Rai di Torino), Luciano Pavarotti con la Chiara e Leo Nucci e Raina Kabaivanska, con Saccomani e Antinori, entrambi coll' Orchestra dell' Ente veronese. L' idea è di ricreare in Arena "una gigantesca radio sotto le stelle". Quanto alle opere annunciate, l' Attila avrà, come la Turandot dell' 83, la regia di Giuliano Montaldo, per Il Trovatore si spera nella presenza sul podio di Lorin Maazel. L' Aida, che dal 1913 a oggi ha portato a Verona oltre quattro milioni di spettatori per duecentodieci recite complessive "cerchiamo di perfezionarla nell' allestimento scenico", che è quello, ricostruito sull' originale Aida areniana del 1913, di Gianfranco De Bosio, e "di rafforzarla con un cast di stelle che si alterneranno, nei ruoli principali, ogni tre-quattro recite". Per dirigere Aida il candidato numero uno è Daniel Oren.
Info: www.arena.it
Nelle foto: Kstia Ricciarelli, Veriano Luchetti e Ruggero Raimondi all'Arena in "Lombardi alla prima crociata", a destra il maestro Maurizio Arena
di RINO ALESSI
La Repubblica
08 settembre 1984
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