IL GIARDINO DEL CINEMA BLADE RUNNER: THE FINAL CUT Lunedì ventuno agosto 21:00H Giardino Pubblico Muzio De Tommasini Associazione Casa del Cinema di Trieste

IL GIARDINO DEL CINEMA BLADE RUNNER: THE FINAL CUT Associazione Casa del Cinema di Trieste per TRIESTE SCIENCE+FICTION FESTIVAL Interi € 6,50, ridotti € 4,00 di Ridley Scott con Harrison Ford, Rutger Hauer, Sean Young, Daryl Hannah, Joanna Cassidy USA, 1982, 117’ versione originale s/t italiano
Los Angeles 2019: alcuni replicanti della serie Nexus 6 sono fuggiti dallo spazio per cercare sulla Terra, dal loro creatore Tyrell, un rimedio per prolungare la loro esistenza sintetica. I replicanti sono bioandroidi praticamente perfetti, che l’uomo ha creato programmandoli per il lavoro, la guerra o il piacere, dotandoli di una vita effimera per renderli ancora più sottomessi. Poiché il loro libero arbitrio ha già provocato casi di ribellione, sono state istituite delle particolari unità di polizia chiamate “blade runner”, allo scopo di eliminare i replicanti pericolosi. l titolo Blade Runner viene da un altro romanzo: The Bladerunner di Alan E. Nourse, pubblicato nel 1974. William S. Burroughs scrisse un trattamento per un adattamento cinematografico del libro, chiamato Blade Runner (a movie). A Ridley Scott piaceva così tanto che comprò i diritti del libro di Nourse soltanto per usare il titolo per il suo film. Qualche curiosità sul film: Ridley Scott voleva Dustin Hoffman come protagonista Oggi è impossibile immaginare Rick Deckard senza la faccia di Harrison Ford, ma all’inizio Ridley Scott aveva scelto Dustin Hoffman come protagonista di Blade Runner. Alla fine Hoffman abbandonò il progetto per differenze artistiche inconciliabili con il regista e fu scelto Ford in seguito del grande successo avuto con il ruolo di Han Solo in Star Wars.
Rutger Hauer invece, scomparso nel 2019, indimenticabile santo bevitore nel film di Ermanno Olmi, è sempre stato la prima scelta di Ridley Scott per il ruolo di Roy Batty, il capo degli androidi ribelli. Il suo monologo, che comincia con la frase “io ne ho viste cose che voi umani non potreste immaginarvi” è uno dei più famosi della storia del cinema e l’attore ha contribuito a scriverlo. Il look del film Blade Runner, in particolare quello della città di notte, è ispirato a un quadro di Edward Hopper, chiamato Nighthawks. Ridley Scott ha dichiarato di essersi espressamente ispirato a questa opera per creare il mondo di Blade Runner. Costato trenta milioni di dollari, quando uscì la prima volta in sala in America Blade Runner incassò soltanto 27.5 milioni al botteghino, meno del budget per realizzarlo. Più complesso e filosofico di E.T. l’extraterrestre di Steven Spielberg, uscito in contemporanea, Blade Runner lasciò confusa parte di pubblico e critica. Ridley Scott ha spesso fatto risalire la causa degli incassi non entusiasmanti di Blade Runner in America al montaggio finale impostogli dagli Studios. Nel 1982 uscirono infatti due montaggi diversi: uno per il mercato americano e uno per quello internazionale, un po’ più violento.
La voce narrante, che Harrison Ford odiò registrare, fu un’altra scelta imposta dalla produzione. Nel 1992 Ridley Scott fece quindi uscire la sua versione, la Director’s Cut: eliminò la voce narrante e il lieto fine. Nel 2007 è uscita infine la versione definitiva del film, come Scott se l’era immaginata: The Final Cut, in cui si capisce meglio che in realtà il protagonista potrebbe essere un replicante, perché gli è stato innestato il ricordo dell’unicorno. Rick Deckard è un replicante? Questa è la domanda che chiunque abbia visto Blade Runner è destinato a farsi. Ridley Scott ha detto che secondo lui sì, è un replicante. Denis Villeneuve, che ha ripreso il personaggio in Blade Runner 2049 ha detto che non è sicuro. Per il suo interprete invece è umano: Harrison Ford ha detto più volte di esserne convinto. Nel finale di Blade Runner si vede un origami a forma di unicorno. A farli è il personaggio di Gaff (Edward James Olmos): si vedono diversi origami fatti da lui nel corso del film. Il significato dell’unicorno di Blade Runner cambia a seconda della versione che state guardando. Nella versione cinematografica del 1982 non è così chiaro. Se invece si guarda la Director’s Cut del 1992 si capisce che Gaff con quell’origami fa intendere di conoscere il sogno ricorrente del protagonista, quello dell’unicorno appunto, suggerendo che sia un ricordo impiantato, e quindi che Rick Deckard sia a sua volta un replicante. 20/08/2023 INFO: Teatro Miela Bonawentura Piazza Duca degli Abruzzi, 3 34132 – Trieste (Italia) teatro@miela.it Biglietteria biglietteria@miela.it Prevendita www.vivaticket.com bellaunavitaallopera.blogspot.com

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