Črt Lasbaher, classe 1996, porta al successo L'Elisir d'amore di Donizetti in programma nel periodo di Carnevale a Lubiana: il giovane Maestro sloveno ha sostituito a tambur battente Marco Guidarini. In uno spettacolo agile e coloratissimo brilla la bella Adina di Nika Gorič

E’ proprio vero che quando a teatro si va con aspettative modeste, accade spesso di essere sorpresi piacevolmente e, in qualche modo, smentiti dai fatti. Vai a Lubiana per una ripresa de L’Elisir d’amore di Gaetano Donizetti, opera che conosci a menadito, nella produzione che al Teatro Nazionale Sloveno ha debuttato nel 2022 e che Marco Guidarini, un Maestro che ammiri, avrebbe dovuto dirigere per qualche recita nel periodo di Carnevale, ma a cui ha dovuto rinunciare per motivi di salute. La compagnia è formata da artisti stabili e sul podio trovi l’assistente del Maestro genovese, Črt Lasbaher, classe 1996, un musicista sloveno che vive a Vienna e sta affrontando una carriera molto promettente. Accade, le storie si ripetono, quello che a Guidarini capitò a inizio carriera quando, a tambur battente, dovette sostituire John Elliott Gardiner all’Opéra di Lione.
L’energia che il giovane Maestro trasmette a Orchestra e palcoscenico è tale che lo spettacolo, dopo un avvio blando, pian piano decolla e conquista il pubblico che gremisce la bella sala dello Slovensko Narodno Gledališče di Lubiana. La recita è una pomeridiana del sabato, molto frequentata dal pubblico delle famiglie, numerosi i bambini accompagnati dai genitori e, in generale, dai giovani. Come dire un’immagine rassicurante sul futuro della musica d’arte, e dell’opera lirica in particolare, che ci è trasmessa nella piccola capitale della Repubblica di Slovenia, a pochi chilometri dall’estremo Nord Est d’Italia. Lo spettacolo, coloratissimo, ha tutto per attrarre l’attenzione di un pubblico infantile, miscela recitazione e danza con grande garbo, perché l’Opera di Lubiana ha per tradizione, grande attenzione al repertorio di balletto.
Adina non è la ricca fittavola capricciosa e volubile raccontata da Felice Romani, ma una pasticcera armata di mattarello ben determinata a un matrimonio che le convenga. Nemorino, viceversa, è il solito tontolone di buon cuore che ispira simpatia, Belcore il militare vanaglorioso di sempre e Dulcamara un ciarlatano amante della buona tavola e guardato a vista da due assistenti al femminile e annunciato dal trombettiere Dominik Rus. Nei fatti, un allestimento gradevole, a suo modo elegante, in cui l’azione non ha un attimo di tregua e strizza l’occhio all’universo del cartone animato. Lo firmano Kresimir Dolencic per la regia, Andrea Strazisar per le scene, Alan Hranitelj per i costumi, Andrej Hajdinjak per le luci, mentre la coreografia si deve a Claudia Sovre. La compagnia ha il suo punto di forza nella bella e frizzante Adina di Nika Gorič che sa tenere in sospeso i suoi pretendenti con abilità scenica ragguardevole. Fascino timbrico, legato d’alta scuola, agilità facile e sicura – nel finale è ripristinata la cabaletta “Il mio rigor dimentica” in genere omessa, - dizione italiana impeccabile,fanno di questo giovane soprano sloveno una promessa da cui ci aspettiamo belle novità.
Gli uomini che le stanno attorno non sono al suo livello, ma al Belcore di Rok Bavcar va riconosciuta spigliatezza e facilità in acuto e il personaggio è centrato. Non possiamo dire lo stesso, purtroppo, per il Nemorino di Dejan Maksimilijan Vrbancic, sfocato nel registro superiore e in difficoltà quando la tessitura non gravita nei centri, il che fortunatamente non accade spesso, e, soprattutto per il Dulcamara di Tomaz Stular, che è l’anello debole della compagnia. La locandina è completata dalla gradevole Giannetta di Urska Kastelic e dal magnifico Coro stabile del Teatro Nazionale Sloveno di Lubiana ben preparato da Zeljka Ulcnik Remic. Tutti hanno però risposto con prontezza all’energia che dal podio era loro trasmessa dal giovane Maestro Lasbaher che ha tenuto le redini della serata con mano sicura e scelte dinamiche di qualità, garantendo un equilibrio molto apprezzabile fra palcoscenico e l’Orchestra in buca rendendo al Donizetti maggiore de L’elisir d’amore tutto quello che gli è dovuto e gli spetta. Al termine applausi per tutti e, per una volta, si esce dal teatro felici di esserci stati. 4/01/2024 di Rino Alessi Info: www.opera.si Foto: Darja Stravs Tisu bellaunavitaalloperablogspot.com

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