DAL VENTICINQUE AL VENTISETTE MARZO AL CONSERVATORIO TARTINI DI TRIESTE LA TRE GIORNI SULLA "PEDAGOGIA DELL'INVENZIONE MUSICALE". CONVEGNO, LABORATORI, INSTALLAZIONI INTERATTIVE

Educazione e invenzione musicale: due espressioni lontane, ma solo in apparenza: due approcci insospettabilmente ricchi di implicazioni e avvincenti contiguità, come permette di scoprire il Convegno in programma al Conservatorio Tartini di Trieste da lunedì venticinque a mercoledì ventisette marzo, sul tema “Il suono: materia prima per inventare - Contributi, esperienze e risorse per una pedagogia dell’invenzione musicale”. Un’iniziativa promossa dal Tartini in collaborazione con il Centro Studi Maurizio Di Benedetto APS - Laboratorio di Pedagogia dell’Invenzione Musicale, a cura di Cristina Fedrigo, docente di Pedagogia musicale e coordinatrice del Dipartimento di Didattica e Discipline musicologiche al Conservatorio Tartini. Tre giorni decisamente generosi di iniziative, momenti di confronto e scambio, ma anche di spazi altamente interattivi visto che sono in programma ben 11 Laboratori per sperimentare strategie, tecniche, risorse, approcci per l’invenzione musicale e un approccio creativo all’educazione musicale, e sono in scaletta per il Convegno diciannove interventi dedicati a esperienze, proposte progettuali e idee sul tema del convegno. Ad accogliere il pubblico ci saranno poi due installazioni aperte alla sperimentazione interattiva e sinestesica, e una di documentazione audio-video, nel segno delle nuove tecnologie, presenti anche in alcune proposte laboratoriali di ricerca. Info e dettagli sul sito https://conts.it e su musicheria.net. Spiega la curatrice Cristina Fedrigo (nelle foto): «attraverso i lavori del Convegno ci proponiamo di ‘rivendicare’ ai processi dell’invenzione e della ricerca creativa un primo, necessario, vitale ruolo nell’educazione di tutte e di tutti.
Un progetto nato dalla sintonia d’intenti tra sedi diverse ma accomunate nel processo di ricerca, sperimentazione e riflessione sull’educare nella musica, L’educazione musicale nella scuola di tutte e di tutti, in ogni ordine e grado, dovrebbe porre maggiore e costante attenzione alla dimensione del suono, materia prima della musica, e ai giochi d’invenzione che si possono facilmente e utilmente attivare nei processi educativi e formativi. In ogni contesto educativo, l’invenzione può costituire forma primaria e irrinunciabile di esperienza e di pensiero. Da tempo studenti, docenti e territorio si aprono a un confronto con esperienze e ricerche di base in atto: attraverso questa tre giorni il Conservatorio di Trieste ospita una comunità formativa e un sistema culturale che incontrano la proposta del Laboratorio di Pedagogia dell’Invenzione Musicale del Centro Studi Maurizio Di Benedetto APS». Il Comitato scientifico che ha elaborato i progetto è composto da Cristina Fedrigo, Federico Gon, Giacomo Santini, Majda Svitek e Virginio Zoccatelli, per il Conservatorio Tartini e da Mario Piatti, Maria Grazia Bellia, Enrico Strobino, Daniele Vineis e Maurizio Vitali per il Centro Studi Maurizio Di Benedetto. La tre giorni dedicata al “suono, materia prima per inventare” e alla “pedagogia dell’invenzione musicale si apre lunedì 25 marzo al Tartini con la sequenza dei laboratori: dalle 9.30 in varie Aule del Conservatorio ci si testerà via via su GrafoFonie. Come suona la scrittura, insieme a Giacomo Santini, Crea la tua musica. Trenta carte per improvvisare e comporre con Stefania di Blasio e Simona Scolletta, La creatività come contesto di educazione, per tutti, e di formazione per chi educa: un laboratorio “strumentato, condotto dalla curatrice dell’evento Cristina Fedrigo: per declinare la ricerca creativa nel segno del suono.
E ancora La ripetizione creativa con Francesco Stumpo, Il ruolo dell’improvvisazione vocale nella conduzione di laboratori musicali per la fascia 0-3 anni con Chiara Maria Bieker e Lisa Savio, Il collage musicale: proposta di attività compositiva insieme a Virginio Zoccatelli, L'improvvisazione nell’educazione strumentale secondo Dalcroze a cura di Maria Luisa D’Alessandro, Laboratorio di gruppo a palle variabili con Jan Kalc & Co, Tracce di esperienze per una Radio 0-6 con Matteo Frasca, quindi Stravinsky, Ballets Russes: decostruire per ricostruire per la guida di Daniele Vineis e Gabriele Greggio e infine Con la voce di tutti insieme a Maria Grazia Bellia e Antonella Talamonti.
Martedì ventisei marzo alle nove prenderà il via la sessione convegnistica, con il saluto del Direttore del Conservatorio Tartini Sandro Torlontano (nella foto in basso) e della curatrice Cristina Fedrigo, seguiranno gli interventi di Mario Piatti ed Enrico Strobino sul tema portant Per una grammatica della fantasia musicale e di Maurizio Vitali, Maria Luisa D’Alessandro, Antonella Talamonti, Gabriele Greggio e Rachele Cambiaso, Roberto Agostini, Maria Grazia Bellia, Martina Aimo, Valentina Baldi, Sara Lanzillotta e Barbara Zuccaro, Emanuele Pappalardo, Maria Teresa Dal Moro, Majda Svitek. Mercoledì ventisette marzo il convegno prosegue con interventi di Barbara Zuccaro, Mirio Cosottini, Carlo Corazza, Stefano Agostini, Marta Macuz, Luca Fabio Bertolli, ntonio Giacometti e la sintesi conclusiva a cura di Cristina Fedrigo e Mario Piatti. Occasione di coinvolgimento e interazione per tutti i partecipanti saranno le Installazioni allestite negli spazi adiacenti ai laboratori e alla Sala Tartini: Játékok di György Kurtág: “inventare” il pianoforte dal principio. Frutto del restauro e montaggio audiovisivo a cura di Matteo Caruso Linardon (Scuola di Musica e Nuove Tecnologie), la rassegna audio-video restituisce le riprese di esecuzioni inedite del primo volume di Játékok (‘Giochi’) di Kurtág, un invito a sperimentare la tastiera in modo diverso per suonare con spontaneità, esplorando, giocando. E utilizzando le dita, la mano, il braccio, in vari modi, talvolta inaspettati e curiosi per chi suona uno strumento a tastiera. L’installazione a cura di Giovanni Asquini Syn-Aisthanomai. Corrispondenza tra suono e colore si basa sulla corrispondenza tra suono e colore e riprende le teorie newtoniane dei rapporti che legano le frequenze dello spettro luminoso con quelle dello spettro udibile, evidenziando le corrispondenze sinestesiche fra suono, luce, colore ed immagine, uno “strumento” virtuale, con il quale interagire e percepire visivamente e sensorialmente l’esperienza timbrica di varie misture sonore. Infine l’installazione di Sebastiano Sabo La forma ultima ha carattere multimodale e attraverso quattro panneli sui quali viene proiettato il materiale visivo si propone di unire l’arte astratta alle nuove tecnologie, esplorando interattivamente le opere pittoriche ed i concetti musicali degli artisti russi Kandinskij e Skrjabin. 21/03/2024 Info: www.conts.it bellaunavitaalloperablogspot.com

Commenti

Post popolari in questo blog

ANDREA ZAUPA: UNA CARRIERA TRA CANTO, MEDITAZIONE E FOTOGRAFIA. INTERVISTA CON IL BARITONO VICENTINO CHE STA PER DEBUTTARE NEL PERSONAGGIO DI SCARPIA

IL TEATRO VERDI DI TRIESTE HA INAUGURATO CON SUCCESSO LA STAGIONE LIRICA 2024/2025 CON LA TRAVIATA: NEL CAST BRILLA IL GERMONT DI ROBERTO FRONTALI

A OLTRE CINQUANT'ANNI DALL'ULTIMA ESECUZIONE A TRIESTE IL TRITTICO DI PUCCINI TORNA SUL PALCOSCENICO DEL TEATRO VERDI DI TRIESTE