Viterbo ha accolto DirezioniAltre musica, teatro, danza e artisti di strada per mantenere vivo il cuore della città. E LA CITTA' E' DIVENTATA UN FESTIVAL
Il festival alla sua settima edizione ha ricevuto il contributo del ministero della Cultura, della regione Lazio, del comune di Viterbo e di Fondazione Carivit, ed è stato ideato per coinvolgere i cittadini di tutte le età, anche i più piccoli, con spettacoli di danza, teatro, musica e arte di strada, un progetto di riqualificazione dei luoghi della quotidianità; un festival-narrazione che racconta il territorio che abita ai propri cittadini.
Danza, teatro, circo, laboratori, passeggiate culturali, incontri con gli artisti. Soprattutto musica, grande musica: da quella lirica a quella indimenticata e indimenticabile delle colonne sonore di film altrettanto indimenticabili, come “Il padrino” e “C’era una volta in America”, scritte da geni come Nino Rota, Ennio Morricone, Nicola Piovani. Spettacoli racchiusi in uno scrigno che, nello scorso fine settimana hanno ravvivato il centro storico di Viterbo.
Una “Due giorni” in cui si è avuto soltanto l’imbarazzo della scelta. “Tramonti che hanno arricchito la lunga notte d’estate”, ha sintetizzato il vice sindaco di Viterbo e assessore alla Cultura, Alfonso Antoniozzi, presentando in conferenza stampa la kermesse. Venerdì scorso i primi appuntamenti per la rassegna “DirezioniAltre”, in piazza del Plebiscito (un circo per tutte le età), e nel cortile di palazzo dei Priori (con danza e teatro, “Juliette on the road”). Sabato, ancora in piazza del Plebiscito “Bus stop”, danza per tutte le età e nel cortile di palazzo dei Priori “I sonetti musicali” e le Quattro stagioni di Vivaldi. A seguire la “Romanza, le jardin”, spettacolo di danza con Loredana Parrella, che rappresenta il circolo culturale Twain. “Abbiamo preferito avere il pubblico vicino al tramonto, all’ora dell’aperitivo e del passeggio”, ha precisato la stessa Parrella. Sabato il secondo numero: “E lucevan le stelle”, musica a lume di candela. “Perché - spiega Maria Letizia Beneduce (nella foto, con Antoniozzi), tra i primi violini di Ennio Morricone e Nicola Piovani, che ha ideato lo spettacolo - sono state cinquecento le candele che hanno illuminato piazza San Lorenzo nel corso di un concerto, offerto dal quartetto Le Capinere, che ha inteso essere un viaggio in musica, tutta la musica, magari riarrangiata e reinterpretata. Brani che vanno dall’opera alla composizione d’autore. La musica, ripeteva Morricone, non deve essere al servizio della scena che alla musica toglie attenzione. “Spettacolo di qualità, garantito dagli autori…con sorpresa finale”, parola di vice sindaco.
21/08/2023 INFO e FOTO: http://www.tusciaweb.eu/2023/08/danza-circo-lirica-lume-candela-valorizzare-le-piazze-della-citta bellaunavitaallopera.blogspot.com
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