Arcipelago Haydn, dal 17 ottobre 2023 al 12 giugno 2024: si chiama così la Stagione Sinfonica 2023/2024 della Fondazione Haydn di Bolzano e Trento elaborata dal Direttore Artistico Giorgio Battistelli
Ventotto concerti, con doppio appuntamento a Bolzano e a Trento: la Stagione Sinfonica 2023/2024 della Fondazione Haydn di Bolzano e Trento, la terza con la Direzione Artistica del compositore Giorgio Battistelli, prende il via il diciassette e diciotto ottobre 2023, con Ottavio Dantone, prossimo Direttore Musicale dell’Orchestra Haydn, a dirigere la stessa orchestra, per concludersi l’undici e dodici giugno 2024, con la direzione di Michele Mariotti. Una Stagione composita, che vedrà alternarsi sul podio dell’Orchestra Haydn direttori e solisti di fama internazionale e artisti emergenti dal comprovato talento. Non poche sono le novità di una programmazione che, nella sua ispirazione e articolazione progettuale – affiancando al repertorio classico e moderno momenti di contemporaneità e uno sguardo a musiche che vengono da molto lontano – si configura come un vero proprio arcipelago sonoro: l’Arcipelago Haydn.
Giorgio Battistelli, nello specificare l’assunto che lo ha ispirato nel disegnare il programma della Stagione Sinfonica 2023/2024, parla di Arcipelago Haydn come di «una mappa immaginaria fatta di passione, stupore, gioia, fiducia, apertura, nutrimento intellettuale e spirituale. Ciò nasce dalla necessità di dare una nuova fisionomia alla Stagione Sinfonica, al cui interno possano convivere cose molto differenti tra loro: sarà una Stagione dove coabiteranno saperi diversi e altrettante sensibilità; una Stagione che si confronterà con il territorio che la ospita, proiettandosi nel contempo a livello nazionale e internazionale. I poli sui quali è articolata la Stagione 2023/2024 ruotano dunque intorno al concetto di molteplicità fra tradizione e modernità del grande repertorio sinfonico europeo, con un rilievo artistico a Mahler, con Schuman e Beethoven».
«L’Arcipelago immaginato include l’intensificarsi della collaborazione con Ottavio Dantone, oggi nel ruolo di Direttore Principale e dall’anno prossimo in quello di Direttore Musicale, che gli permetterà di essere ancora più vicino alla vita artistica dell’Orchestra; la continuazione del Progetto Nagano e del Percorso Mariotti e l’avvio del nuovo progetto Passaggio a Nord-Est con Thomas Dausgaard. “In prima persona plurale”, magnifica espressione di Papa Francesco, vedrà protagonisti quattro solisti della nostra Orchestra: Nicola Baratin, Andrea Brunati, Domenico Cagnacci, Gianni Olivieri. Nascerà, inoltre, un’importante collaborazione pluriennale con il grande pianista Michail Pletnëv, con il ciclo dei quattro Concerti di Rachmaninov che si concluderà nella Stagione 2024/2025: accanto al Concerto per pianoforte e orchestra n. 1 verrà eseguita quest’anno, sempre con la direzione di Francesco Lanzillotta, una nuova composizione commissionata al compositore Federico Gon, dal titolo Festouvertüre. Saliranno sul podio per la prima volta importanti direttori, come Markus Stenz, Jaume Santonja e la direttrice russa Alevtina Ioffe. Celebreremo due importanti anniversari: il 2024 segna, infatti, i cent'anni dalla nascita di György Ligeti, ricorrenza ricordata in un concerto diretto da Kent Nagano - con il particolarissimo Poema sinfonico per cento metronomi, Musica ricercata “Omaggio a Girolamo Frescobaldi” e il Concerto per pianoforte, solista Mari Kodama, -, e i cent'anni dalla morte di Ferruccio Busoni, di cui verrà eseguito il Concerto per violino e orchestra con solista Francesca Dego. E avremo le Ouverture “barbare”, con suoni provenienti da culture musicali extraeuropee dalle antichissime tradizioni. E poi, con leggerezza e sorriso, andremo al cinema a vedere Luci della città di Charlie Chaplin con la direzione di Timothy Brock».
Tante idee, tanti stimoli, tanti colori musicali saranno il segno distintivo della Stagione Sinfonica 2023/2024 della Fondazione Haydn di Bolzano e Trento, che lo stesso Giorgio Battistelli illustra con maggiori dettagli.
Ottavio Dantone: Haydn, ma anche Beethoven, Mahler e altri autori
Ottavio Dantone prosegue il percorso di approfondimento interpretativo del periodo classico, oltre che del Novecento storico europeo. Con il suo primo concerto, diciassette ottobre 2023 a Bolzano e il giorno dopo a Trento, Dantone approfondirà il periodo delle sinfonie londinesi di Haydn, con la Sinfonia n. 103 affiancata dalla Sinfonia n. 7 di Beethoven, mentre nel secondo (9 e 10 novembre 2023) dirigerà la Sinfonia n. 7 di Mahler. Nel terzo (26 e 27 marzo 2024) tornerà quindi ad Haydn con la Sinfonia n. 100 preceduta dalla Ouverture da Le nozze di Figaro di Mozart e dalla Kammersymphonie di Franz Schreker.
Progetto Nagano
Il Progetto Nagano sviluppa e amplia il percorso di connessioni di ambiti e culture diverse ma che partono da un unico punto: il grande repertorio di Haydn. Nella stagione 2023/2024 Kent Nagano sarà presente con un concerto (cinque e sei dicembre 2023) che accosta tre lavori di Ligeti (Poème Symphonique für 100 Metronome, Musica ricercata “Omaggio a Girolamo Frescobaldi” e il Concerto per pianoforte o orchestra) alla Sinfonia n. 102 di Haydn, secondo un accostamento di autori contemporanei con il repertorio haydniano che costituisce il filo connettore di questo progetto già avviato nella stagione 2021/2022.
Kent Nagano sarà anche protagonista di due concerti straordinari fuori abbonamento il diciotto aprile 2024 a Trento e il diciannove a Bolzano, con l’esecuzione della Sinfonia concertante Hob. i: 105 di Haydn e della Sinfonia n. 2 in re maggiore, op. 36 di Beethoven.
Percorso Mariotti
Michele Mariotti sarà presente in Stagione con due concerti collegati da una dinamica relazionale, con esponenti della Prima e Seconda Scuola musicale viennese: saranno infatti eseguiti il Langsamer Satz di Anton Webern e la Sinfonia n. 3 di Beethoven nel primo concerto (sette e otto maggio 2024), la Sinfonia n. 5 di Mahler nel secondo (undici e dodici giugno 2024).
Passaggio a Nord-Est
La collaborazione con Thomas Dausgaard già inaugurata la scorsa Stagione, continua attraverso un progetto atto a creare dei ponti con la musica nordica europea di repertorio e contemporanea. Il tredici e quattordici febbrario 2024 si ascolteranno Enchantress del danese Bent Sørensen, in prima esecuzione italiana, il Concerto per flauto del connazionale Carl Nielsen (solista Alissa Rossius) e la Sinfonia n. 5 in mi minore, op. 64 di Čajkovskij.
In prima persona plurale
Il trombettista Nicola Baratin, il cornista Andrea Brunati, il percussionista Domenico Cagnacci e l’oboista Gianni Olivieri, tutte prime parti dell’Orchestra Haydn saranno al centro di quattro concerti che offriranno loro l’occasione di confrontarsi nel ruolo di solisti partendo dal concetto di “In prima persona plurale” preso a prestito dall’enciclica di Papa Francesco “Fratelli tutti”, di impronta francescana. «Concetto che trovo molto pertinente sulla scelta di dare spazio quest’anno ai solisti: loro sono “uno” ma sono “noi”, cioè appartengono alla pluralità dell’orchestra e la rappresentano simbolicamente. Come rammenta Papa Francesco, viviamo in una società che è sempre più individualista: non dobbiamo dimenticarci della collettività. Con i solisti portiamo quindi in scena tutta l’orchestra», osserva Giorgio Battistelli. Richard Strauss, Šostakovič, lo scozzese James MacMillan, di cui verrà eseguita Veni, Veni, Emmanuel, una delle partiture più virtuosistiche per percussioni e orchestra, saranno al centro dei quattro concerti, previsti per il ventiquattro e venticinque ottobre 2023 (con la direzione di Jaume Santonja), dodici e trediuci dicembre 2023 (Enrico Calesso), trenta e trentuno gennaio 2024 (Diego Matheuz) e nove e dieci aprile 2024 (Alevtina Ioffe).
Ouverture “barbare”
«Così come Giosuè Carducci scrisse le Odi barbare, cercando di coniugare la metrica dei Greci e dei Latini con la metrica italiana, la Stagione Sinfonica 2023/2024 proporrà una novità: una serie di brevi ouverture affidate a musicisti originari di varie parti del mondo che faranno assaporare la magia di suoni e strumenti ancestrali e profondamente spirituali. “Barbari” sono i suoni diversi da quelli a noi familiari: sono dei corpi apparentemente estranei che possono creare una sorta di vertigine che può anche suggerire un modo diverso di ascoltare Beethoven e gli altri compositori. L’Arcipelago Haydn è quindi aperto a tutti i linguaggi, alle musiche del mondo: in questo modo si può dare luogo a intrecci culturali inediti molto interessanti», conclude Giorgio Battistelli.
Ad aprire i concerti inaugurali di Stagione con Ottavio Dantone sarà il percussionista di origine senegalese Cheikh Fall, mentre i due concerti con Enrico Calesso saranno introdotti dall’indiano Bhai Baldeep Singh, cantante ma anche percussionista, poeta e attivista. Infine, I concerti del cinque e sei marzo 2024 con Markus Stenz (musiche di Busoni e Schumann) avranno come ouverture il suono del flauto zen di Prashantam.
Anche per la prossima Stagione Sinfonica proseguirà l’importante collaborazione tra la Fondazione Haydn e RAI Südtirol che registrerà e manderà in onda tutti i concerti sulle proprie frequenze radiofoniche. Alcuni concerti saranno trasmessi in diretta nell’ambito del programma nazionale RAI Radio3 Suite.
La Fondazione Haydn di Bolzano e Trento ringrazia per il loro sostegno alla Stagione Sinfonica: Fondazione Cassa di Risparmio, Cassa di Risparmio di Bolzano, Mediocredito Trentino Alto Adige e Schenk Italian Wineries.
21/09/2023
Info, programma dettagliato: e Foto:
www.haydn.it bellaunavitaallopera.blogspot.com
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