La Biennale di Venezia / Brian Eno riceve domani sera il Leone d'oro alla carriera della Biennale Musica nel corso di un concerto molto atteso al Gran Teatro La Fenice

Pittore, artista visivo, musicista e produttore, Brian Eno ha rivoluzionato il mondo della musica legando il proprio nome alle esplorazioni dell’estetica dell’ambient music, una compenetrazione tra musica e ambiente di cui è l’indiscusso fautore. Premiato quest’anno con il Leone d’oro alla carriera, Brian Eno (nella foto di Bernd Possardt con Kristjan Bdirvi con la Baltic Philarmonic Orchestra), è protagonista sabato ventuno ottobre del concerto più atteso del sessantasettesimo Festival Internazionale di Musica Contemporanea: la prima assoluta di Ships al Teatro La Fenice in doppia replica alle quindici e alle venti.
Nasce come installazione, diventa un album, infine assume le forme di un concerto. Brian Eno, Leone d’oro alla carriera della Biennale Musica 2023, sale sul palco del Teatro La Fenice con la Sea Baltic Philarmonic diretta da Kristjan Järvi per Ships, ultima evoluzione di un’opera multiforme ispirata alle sonorità oceaniche e al relitto del Titanic, sul rumore di fondo della Prima Guerra Mondiale. Quando fu ideata e realizzata nel 2014 come installazione site specific, The Ship – metafora cara all’artista britannico - utilizzava altoparlanti di varie misure e fatture alla stregua di veri e propri strumenti musicali, adattandoli ai diversi elementi della musica o viceversa modificando alcuni elementi musicali per plasmarli sui diffusori. Il risultato era un lavoro corale a suo modo estraneo ai concetti di spazio e di tempo: “Sembrava di sentire voci da altri tempi e altri luoghi” scrive oggi Eno. The Ship si trasformava così in un esercizio di manipolazione del suono nello spazio, per diventare nel 2016 un album, dove si aggiunge la manipolazione nell’uso della voce, un canto straniato dall’utilizzo del vocoder. Dal nucleo originario si arriva oggi, attraverso le molte metamorfosi, a Ships, dove anche il titolo si trasforma, quasi a sottolineare la pluralità di voci che confluiscono al suo interno. Ships è “un’espansione orchestrale e teatrale che immergerà il pubblico della Fenice in una dimensione in cui l’hybris tecnologica incontra l’epilogo ecologico. Ispirate dal Titanic, le acque sonore di questa musica ci sommergeranno con l’impeto lento e ineluttabile delle correnti oceaniche più profonde, e ci avvolgeranno facendoci provare ciò che non abbiamo mai provato prima, per risvegliare una nuova consapevolezza nei nostri corpi in ascolto” (Tom Service). Assieme a Brian Eno sul palco del Teatro la Fenice: la voce dell’attore, sceneggiatore e regista inglese Peter Serafinowicz; le chitarre del musicista produttore e compositore, da oltre vent’anni collaboratore di Eno, Leo Abrahams; le tastiere del musicista e programmatore Peter Chilvers; e i 39 musicisti della Baltic Sea Philarmonic. Un’orchestra che assomiglia a una band, composta da musicisti provenienti dai Paesi affacciati sul Baltico - danesi, estoni, finlandesi, tedeschi, lettoni, lituani, norvegesi, polacchi, russi, svedesi - che suonano in piedi e a memoria, improvvisano e coinvolgono il pubblico facendo del concerto un’esperienza immersiva totalizzante. Sotto la direzione, anch’essa sui generis, del suo fondatore Kristjan Järvi, estone di origini, ma cresciuto negli Stati Uniti, il più giovane di una famiglia di musicisti e direttori d’orchestra. “Volevo un’orchestra che suonasse la musica nel modo in cui vorrei suonare musica: dal cuore piuttosto che solo dalla partitura. Volevo che i musicisti fossero giovani, freschi ed entusiasti. Quando ho visto per la prima volta la Baltic Sea Philarmonic ho trovato tutto questo... e poi ho notato che portavano il nome di un mare. Questo mi ha tolto ogni dubbio”. Brian Eno riceverà il Leone d’oro alla carriera domenica 22 ottobre nella Sala delle Colonne di Ca’ Giustinian (ore 12.00). Seguirà una conversazione con Tom Service, critico musicale della BBC Radio. 20/10/2023 Info: www.labiennale.org bellaunavitaallopera.blogspot.com

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