GLI AMICI DELLA CONTRADA presentano a leggio il ventisette novembre al Teatro Bobbio di Trieste "Inferiorità" di Italo Svevo con Adriano Giraldi, Maurizio Zacchigna, Giacomo Segulia e Valentino Pagliei

Lunedì ventisette novembre, alle diciotto, ritorna al Teatro Orazio Bobbio il Teatro a Leggio degli Amici della Contrada con "Inferiorità" di Italo Svevo, per la regia di Elke Burul con Adriano Giraldi, Maurizio Zacchigna, Giacomo Segulia e Valentino Pagliei. Una commedia sui conflitti tra servo e padrone.
«Una pièce - spiega la regista Elke Burul - meno nota di Italo Svevo, che sorprende per la sua modernità nell’analisi psicologica dei personaggi e per la visione delle dinamiche e delle tensioni sottese che intercorrono tra classi sociali diverse. La sua atmosfera cupa, a tratti grottesca, svela e definisce le contraddizioni dei personaggi imprigionati in ruoli assegnati dalla società, cui non riescono a sottrarsi se non a costo di compromettere la propria umanità. Un gioco di ruolo che Svevo indaga evidenziando le ombre nella personalità dei suoi personaggi senza indulgere in facili promesse di riscatto. Nel cuore della notte Giovanni, domestico di Alfredo Picchi, un gentiluomo avaro e nevrotico, viene svegliato da due amici del padrone, Squatti e Alberighi, che, ubriachi, gli propongono di aiutarli a mettere in atto una burla a suo danno. La beffa è crudele ma la ricompensa è alta e dopo molti tentennamenti Giovanni accetta.
I due gentiluomini però non tengono conto dei sentimenti contrastanti che abitano il servitore, e lo scherzo, così ben architettato si trasforma in tragedia. Dietro alla trama ben congegnata, si nasconde come in un continuo rimando di specchi la lotta fra i quattro protagonisti, volti ognuno a far valere a suo modo lo stato di inferiorità degli altri. Squatti, Alberighi e Picchi sono per status sociale superiori a Giovanni, ma ne diventano inferiori quando si tratta di usare la forza bruta. Se Alberighi, la mente del piano, non esita a mettere in soggezione davanti a Giovanni il suo stesso complice Squatti, Picchi, ancor più soggiogato degli altri dalla superiorità fisica di Giovanni, pur soccombendo davanti al domestico non rinuncia a rivalersi della sua superiorità economica.
Ecco quindi come l’“Inferiorità” del titolo indichi la condizione sociale e psicologica dei quattro uomini, usata come espediente per rimandare al pubblico un poliedrico gioco di sottomissione di ordine interiore.Unica pièce sveviana a prevedere solo ruoli maschili (dimostrando una volta di più l’interesse analitico e autobiografico che l’autore esprimeva nelle sue opere). È possibile tesserarsi anche nelle giornate delle letture di “Teatro a Leggìo”, dalle 16.00 alle 17.00 e on line comodamente da casa vostra: trovate tutte le informazioni sulla pagina dedicata all’Associazione sul sito www.contrada.it L’Associazione Amici della Contrada organizza inoltre corsi di teatro per tutte le età, perché non è mai troppo tardi per iniziare! 22/11/2023 Info: www.contrada.it bellaunavitaalloperablogspot.com

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