MEZZARO E SALVATORELLI: UN AMORE DA FAVOLA AL PICCOLO FESTIVAL

Come nelle favole il lieto fine c’è stato, per Matteo Mezzaro e Francesca Salvatorelli che martedì prossimo, il 4 di luglio, inaugurano il decimo Piccolo Festival del Friuli Venezia Giulia intitolato non a caso “Dimore da favola”. Due concerti, alle diciannove e alle 21,30 con arie e duetti del periodo classico di Mozart e Rossini accompagnati dal pianoforte di Andrea Albertin nel Teatrino del Castello di Valvasone, piccolo gioiello di uno dei Borghi più belli d’Italia. Lui tenore, padovano, lei soprano, romana de Roma, si sono incontrati un bel giorno a Udine, dove si svolgevano le selezioni per l’esecuzione de “Il Filosofo di campagna” di Baldassarre Galuppi nella revisione di Wolf Ferrari che l’edizione 2009 del Piccolo Festival, la seconda, annunciava nella splendida cornice di Villa Gallici Deciani di Montegnacco. In quell’occasione li ascoltai per la prima volta, apprezzandoli molto, e li conobbi facendo parte della giuria che avrebbe scelto la compagnia dell’opera che Filippo Maria Bressan concertò e diresse e Stefano Vizioli mise in scena: una bellissima produzione.
“Per noi fu un doppio debutto” racconta Francesca che è la più loquace della coppia “al Piccolo Festival e fra noi. Non che la scintilla sia scoccata sull’istante. Ci siamo frequentati ma nei mesi successivi non ci siamo più incontrati ed eravamo entrambi impegnati con un’altra persona…”. Matteo Mezzaro ha di Francesca il ricordo di una persona “molto estroversa. Difficile non andarci d’accordo. Era stato Bressan, che già conoscevo, a segnalarmi l’audizione. Furono due-tre settimane che trascorremmo in un clima positivo al Teatro Garzoni di Tricesimo dove si svolgevano le prove. Avemmo entrambi un bel rapporto con Vizioli.”.
Dopo pochi mesi Francesca e Matteo si ritrovarono a Pisa per un’altra audizione: il Teatro, che oggi è diretto da Vizioli, cercava giovani artisti per l’Opera Studio con l’intento di mettere in scena “Le Convenienze e inconvenienze teatrali” di Donizetti. L’audizione fu superata da entrambi e dopo due settimane di stage entrarono nella produzione. Poi, d’un tratto, la scintilla scoccò. “Pisa è stata galeotta” commenta Salvatorelli. Al Piccolo Festival sono tornati entrambi, Mezzaro per “La Cecchina” del 2014 al Castello di Spessa e per il “Don Giovanni” del 2015 a Villa Manin e al Castello di San Giusto e la Salvatorelli per “Il Barbiere di Siviglia” in cui fu Berta sia a Udine sia a Trieste. Assieme, sotto l’egida del Piccolo Festival e in collaborazione con l’Associazione “Per il Teatro di Monfalcone” e Kinemax hanno partecipato a due prolusioni-concerto che il sottoscritto realizzò nel 2015 nella città isontina. Cantarono arie e duetti di “Bohème” e “Così fan tutte”.
Francesca rivede con partecipazione le foto che ci ritraggono assieme “era un periodo difficile, avevo i capelli corti corti. Non voglio dire di più.”. Interviene Matteo: “Sei anni fa è iniziato un percorso di vita e di studio assieme che affrontiamo sotto la guida di Sergio Bertocchi. L’uno è l’orecchio, la mente e la coscienza dell’altro.”. Il matrimonio è di pochi giorni fa ed è stato celebrato in Umbria. “Finalmente” scherza Salvatorelli “posso parlare di Matteo come di mio marito…”. Già, suo marito che, ridendo e scherzando, sta bruciando le tappe e ha esordito alla Scala: “E’ stata un’esperienza formativa in un teatro molto impegnativo. Sei sotto mira da un punto di vista professionale sia da parte del teatro sia da parte del pubblico. La prima della “Gazza ladra” poi è stata impegnativa…” aggiunge diplomatico. Del programma che proporranno a Valvasone, sono entrambi contenti: aprirà le danze Francesca con l’aria di Amore dall’Orfeo di Gluck di cui Matteo eseguirà la celebre aria “Che farò senza Euridice” nella versione per tenore. Seguono Mozart, Rossini, Haydn e Cimarosa.
Lo sapete che “Il matrimonio segreto” fu galeotto per un’altra celebre coppia della lirica italiana, Daniela Mazzucato e Max René Cosotti? S’incontrarono a Trieste con Cimarosa, si piacquero, ebbero una figlia e si sposarono qualche anno più tardi. La prima opera che cantarono assieme dopo le nozze fu proprio “Il matrimonio segreto”… “Non lo sapevo, che bella storia” commenta Francesca. E Matteo: “Voglio venirli a trovare a Trieste Max e Daniela, lei è stata una collega molto carina l’estate scorsa al Festival di Martina Franca.”. “Il matrimonio segreto” non lo abbiamo ancora mai fatto, sarà una primizia” termina Francesca, “a Massa Marittima però siamo stati Adina e Nemorino nell’”Elisir d’amore” e ci torniamo quest’estate per il rispettivo debutto in “Don Pasquale”…”. Che dire? Auguri. di Rino Alessi 29/06/2017 bellaunavitaallopera.blogspot.com

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