PORDENONE, EMERGENZA SOCIALE AI TEMPI DI COVID: UTE RACCONTA COME GLI ENTI PUBBLICI FANNO FRONTE, DA CARITAS AI SERVIZI SOCIALI, DAL 15 MAGGIO CICLO DI 3 VIDEO

Ente pubblico e cittadini, fra lockdown e prove di fase 2: si moltiplicano le questioni calde e tutto lascia pensare che i prossimi mesi saranno ad alto rischio di esclusione sociale. In agguato ci sono le nuove povertà, l’aumento della disoccupazione e dei lavori precari, i temi legati a sanità e popolazione anziana, persone con handicap e molti altri fattori causa di esclusione sociale. «Per questo, spiega la presidente dell’Università della Terza Età di Pordenone Adriana Predonzan - UTE ha deciso di programmare per il pubblico web tre incontri – intervista con interlocutori chiave sul versante del disagio sociale. Si tratta di Miralda Lisetto, Dirigente responsabile del Servizio Sociale dei Comuni di Pordenone, Cordenons, Porcia, Roveredo in Piano, San Quirino e Zoppola, Elisa Giuseppin, responsabile delle politiche di conciliazione e Hanna Genuzio, politiche europee, della Cooperativa sociale FAI, operante in molti servizi sociali e sanitari a Pordenone e in altre località del Friuli e del Veneto e del Direttore della Caritas Diocesana Andrea Barachino. Compresse ogni giorno da notizie allarmanti per le nostre vite, le persone cercando di uscire dall’isolamento e dal disorientamento che notizie contraddittorie sul fronte sanitario ed economico producono.
Insieme ai nostri ospiti capiremo meglio come si muove in questo momento l’ente pubblico e il privato sociale per evitare l’esclusione sociale della cittadinanza che, per cause diverse ma riconducibili ai provvedimenti di contenimento del coronavirus, si trova in situazione critica». Le interviste saranno online sui canali social/youtube dell’UTE Pordenone e del Centro Culturale Casa Zanussi di Pordenone venerdì 15 e lunedì 18 maggio lunedì 1 giugno, ore 11.30- A Miralda Lisetto, Dirigente responsabile del Servizio Sociale dei Comuni dell’Ambito Territoriale Noncello, abbiamo chiesto di raccontarci il bacino di utenza che si rivolge oggi ai servizi sociali e come si è attrezzato il servizio pubblico per rispondere ai nuovi bisogni: come si è affrontato il tema dei criteri di erogazione, come vengono gestite le nuove sofferenze, come si guarda a una seconda fase della pandemia. Con Elisa Giuseppin e Hanna Genuzio, della cooperativa sociale FAI - che ha in gestione diretta alcune comunità alloggio come Casa Colvera a Pordenone, e gestisce per conto di enti pubblici Centri diurni e servizi socio assistenziali in Friuli e Veneto (a Pordenone per esempio Casa Serena e Umberto I, nonché la struttura per disabili dell’ANFASS) – si indagherà l’intervento della cooperazione sociale in questo periodo: in particolare quella che gestisce servizi socio-sanitari quali le case di riposo, le strutture per handicap, le residenze sanitarie assistenziali, i servizi educativi all’infanzia
«Queste cooperative sociali – osserva ancora Adriana Predonzan - rappresentano una realtà importante sia sotto il profilo occupazionale con centinaia di migliaia di addetti in tutta Italia, sia sotto quello dell’erogazione di servizi, specie quelli sociali, sanitari, educativi ed assistenziali esternalizzati dagli enti pubblici. Di quanta creatività c’è stato e c’è tuttora bisogno per rassicurare o tranquillizzare le persone ospiti nelle strutture gestite ed i loro familiari che non possono avvicinarle? Come evolve l’azione dopo l’esperienza Covid? Questi e altri interrogativi nei reportage sociali che UTE ha prodotto in queste settimane». Andrea Barachino, Direttore della Caritas diocesana, in particolare focalizzerà sul servizio dell’Emporio solidale di via Montereale 1, spiegando come viene gestita l’attività in questo periodo, come può accedere chi necessita dell’aiuto alimentare, come funziona l’ospitalità della Locanda per l’accoglienza dei senza tetto in questa situazione di emergenza sanitaria e come viene gestita la situazione di accoglienza a Casa Madonna Pellegrina.
UTE Pordenone ogni anno propone al Centro Culturale Casa Zanussi di Pordenone oltre una trentina di corsi, e non mancano le proposte laboratoriali, perché il lavoro in piccoli gruppi favorisce la socialità e le amicizie. Info e dettagli www.centroculturapordenone.it/ute PORDENONE, 11/05 (COMUNICATO STAMPA) bellaunavitaallopera.blogspot.com

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