Da gennaio a tutto l'ottantaseiesimo Festival, il Maggio Fiorentino presenta in sei mesi di programmazione, quattro opere liriche, un‘opera in forma di concerto, un’opera per i bambini, dodici concerti sinfonici, un balletto.

Un arco temporale di sei mesi di programmazione che prende il via nel mese di gennaio, abbraccia il Festival - che giunge alla sua ottantaseiesima edizione - e termina il tredici giugno 2024. Sei mesi della nuova fase del Teatro che guardano con attenzione, curiosità e ispirazione al passato del Maggio - istituzione nata più di novant'anni fa - per costruire e consolidare con efficacia il presente e necessariamente proiettarsi positivamente e con slancio verso il futuro.
Ciò che ispirò allora la fondazione del Maggio s’individua, ancora oggi, in una profonda volontà di rinnovamento, che è la stessa intenzione che guida adesso il rilancio dell’Istituzione che guarda in sé stessa e alla sua storia. Se il Maggio sin da subito faceva sue le nuove proposte, percorreva inedite strade espressive, individuava, scopriva e lanciava artisti che da Firenze sono entrati a far parte della storia, oggi questa è la bandiera tornata d’attualità. Il binomio “scoperte/proposte” è la missione del Maggio che ora si delinea nel programma - sempre all’insegna della sostenibilità del progetto artistico - che si presenta e che diventerà la strada maestra e identitaria del “rinato” Maggio sin dal più prossimo futuro; strada che il Maggio intende percorrere a passi decisi anche per consolidare soprattutto il rapporto con il suo pubblico, destando sempre più il suo interesse e la sua curiosità; attraendolo, offrendo a chi entra in Sala per un’opera o un concerto, per una presentazione o per un convegno, di riconoscersi nel ritrovato “stile Maggio”. Con queste premesse il Maggio ha elaborato una proposta complessiva composta da quattro opere liriche (Don Pasquale, Turandot, Tosca, Jeanne Dark), un dramma in forma di concerto (Peer Gynt), un’opera per i bambini ispirata a Turandot, dodici concerti sinfonici con giovani direttori ma ovviamente anche con i grandi nomi di Daniele Gatti, Zubin Mehta e Myung-Whun Chung e l’atteso ritorno di Riccardo Muti con i Wiener Philharmoniker, un balletto (La trilogia dell’estasi con la coreografia di Roberto Zappalà); la collaborazione con gli Amici della Musica di Firenze, l’Accademia Bartolomeo Cristofori, il Conservatorio Cherubini, la Scuola di Musica di Fiesole, l’Ort-Orchestra della Toscana che sarà diretta da Riccardo Bisatti, G.A.M.O, Tempo Reale con Maggio Elettrico, L’Homme Armè e Anbima,e il Teatro della Pergola disegnano la programmazione del primo semestre del 2024 che, nel Festival, dedicherà a Giacomo Puccini - nel centenario della morte - un nuovo allestimento di Tosca diretta da Daniele Gatti, con il ritorno alla regia d’opera del grande attore ronconiano Massimo Popolizio, cui si affiancherà uno spettacolo “storico” del Maggio che rientra ormai tra i veri e propri cult dell’opera, Turandot con la regia firmata da Zhang Yimou e sul podio Zubin Mehta. Da gennaio a marzo sul fronte sinfonico, l’idea nel comporre la programmazione è stata quella di chiamare sul podio, a fianco del direttore principale Daniele Gatti, direttori molto interessanti, che abbiano un’età compresa tra i trenta e i quarant’anni, con già una brillante carriera e che sono molto apprezzati a livello europeo nei maggiori teatri d’opera e sale da concerto: Nikolas Naegele,
“nato” e formatosi al Maggio in Accademia, è stato poi Kapelmeister alla Deutsche Oper di Berlino e più volte assistente di Christian Thieleman a Salisburgo e a Bayreuth; Hankyeol Yoon vincitore nel 2023 del Concorso Karajan di Salisburgo, al suo debutto italiano, Min Chung, “figlio d’arte” con un’importante curriculum internazionale, Vitali Alekseenok vincitore nel 2021 del concorso Toscanini e, nel ’23, secondo al concorso Karajan e che ora ricopre il ruolo di Kapelmeister della Deutsche Oper am Rhein di Düsseldorf. Lo stesso principio ha guidato la composizione di buona parte delle compagnie di canto sia per il versante operistico che concertistico: da una parte chiamando artisti di importante valore come Sara Blanch, Marco Filippo Romano, Markus Werba, Francesco Meli, Teresa Iervolino, Carlo Bosi, Valeria Sepe, Alexia Voulgaridou, Gianluca Margheri, Pablo Ruiz, Ivan Magrì, Anicio Zorzi Giustiniani, Giovan Battista Parodi, Elia Schilton, Gabriele Sagona, Dario Giorgelé e alcuni di loro al loro debutto sia al Maggio che in Italia come Angelos Samartzis, Olga Maslova, Vanessa Goikoetxea, Alexey Markov e dall’altro coinvolgendo i giovani artisti che sono ora avviati con successo a una carriera internazionale e che si sono formati all’Accademia del Maggio: Nikoleta Kapetanidou, Dave Monaco, Qianming Dou, Eunhee Maggio, Davide Piva, Valentina Corò, Alfonso Zambuto, Ludovico Filippo Ravizza, non scordando a fianco a loro i giovani talenti che tuttora la frequentano come Aleksandra Meteleva, Oronzo D’Urzo, Lorenzo Martelli, Matteo Mancini, Aitana Sanz-Pérez, Ohla Smokolina, Danbi Lee, Nikoletta Hertsak, Matteo Torcaso.
Nelle diverse iniziative a corollario della programmazione come le presentazioni delle opere, gli incontri con gli artisti, si segnala il ventisei e ventisette aprile presso il Foyer di galleria, il Convegno “Un baritono per il Novecento, Rolando Panerai, fra Tradizione e modernità”, in occasione dei 100 anni dalla nascita del grande baritono. LA PROGRAMMAZIONE DELLA STAGIONE DA GENNAIO E DEL FESTIVAL IN SINTESI In cartellone, un dramma in forma concertante dà avvio il sedici gennaio alla stagione invernale, il Peer Gynt di Edvard Grieg, con la direzione di Nikolas Naegele e la drammaturgia di Pier Paolo Pacini e poi dal quindici marzo il Don Pasquale di Gaetano Donizetti, con la direzione di Daniele Gatti e la regia di Jonathan Miller. Nei primi mesi, i concerti sinfonici diretti da Daniele Gatti (20 e 21 gennaio), Hankyeol Yoon (il 9 e 10 febbraio), Min Chung, (il 23 e 24 febbraio), di nuovo Daniele Gatti (il 16 marzo) e Vitali Alekseenok (il 29 marzo), oltre a questi l’evento speciale fuori abbonamento con John Axelrod e la pianista Giulia Mazzoni il 5 gennaio e il concerto della Scuola di Musica di Fiesole che, con l’Orchestra Giovanile Italiana, come da tradizione, esegue il concerto di Capodanno l’1 gennaio 2024. La collaborazione con Gli Amici della Musica di Firenze è siglata dal concerto in coproduzione tra il Maggio e gli Amici che l’11 marzo riporta Grigory Sokolov sul palcoscenico della Sala Mehta. L’opera per bambini, in collaborazione con Venti Lucenti è La principessa di gelo, ispirata a Turandot con la regia e drammaturgia di Manu Lalli e la direzione di Giuseppe La Malfa e anticipa quindi la Turandot in programmazione nel Festival; va in scena a partire dal 15 febbraio. L’ottantaseiesima edizione del Festival s’inaugura nella Sala Mehta il tredici aprile con il concerto sinfonico corale diretto da Daniele Gatti; mette subito in cartellone la collaborazione con l’Accademia Bartolomeo Cristofori per cinque concerti dal quattordici aprile, prosegue con Turandot, l’opera lirica di Giacomo Puccini, nel fastoso e famosissimo allestimento “storico” di Zhang Yimou che sarà diretta da Zubin Mehta.
Sul versante lirico gli altri due titoli in programmazione sono, dal quattordici maggio, Jeanne Dark il nuovo allestimento dell’opera commissionata dal Maggio a Fabio Vacchi con la direzione di Alessandro Cadario e la regia di Valentino Villa e, dal ventiquattro maggio, Tosca, di Giacomo Puccini, con la direzione di Daniele Gatti e il nuovo allestimento firmato per la regia da Massimo Popolizio. Sul versante sinfonico, oltre al concerto sinfonico-corale che inaugurerà il Festival, sul podio saliranno di nuovo Daniele Gatti il 5 maggio, Myung-Whun Chung, il 25 maggio, Riccardo Bisatti alla guida dell’Ort l’1 giugno (fuori abbonamento), Zubin Mehta nel concerto di chiusura il 13 giugno. Il Festival mette in calendario anche l’importante ospitalità il 12 maggio dei Wiener Philharmoniker che saranno diretti da Riccardo Muti. Le altre collaborazioni riguardano il fruttuoso rapporto con il Conservatorio Cherubini di Firenze e la Scuola di Musica di Fiesole in un “Progetto Giovani Musicisti” per una serie di quattro concerti eseguiti a partire dal 7 maggio presso la Sala Coro del Teatro con i rispettivi Complessi da camera delle due Istituzioni. Il 21 maggio è previsto in Sala Mehta il concerto dell’Associazione Musicale L’Homme Armé. Il 5 giugno G.A.M.O. Ensemble - Gruppo Aperto Musica Oggi - in Sala Regia per un concerto dedicato interamente a Luigi Nono e alle sue composizioni, e ancora in Sala Regia Tempo Reale con Maggio Elettrico l’11 e 12 giugno. Per il balletto il 30 e 31 maggio, la Compagnia Zappalà Danza con la coreografia di Roberto Zappalà, propone La trilogia dell’estasi, tre balletti: L’après-midi d’un faune, Boléro, Le Sacre du Printemps. IL NUOVO SEGNO GRAFICO DEL MAGGIO Il nuovo logo recupera la forte identità storica del Maggio Musicale Fiorentino e del Festival, il suo passato prestigioso rispettandone la filosofia. Allo stesso tempo mette in rilievo la contemporaneità e lo accompagna verso il futuro.
Rimarca ed enfatizza, attraverso il Giglio, il legame stretto e indissolubile dell’Istituzione con la Città di Firenze. Nel rispetto della tradizione iconica del Giglio, diventa un segno moderno, elegante, ma riprogettato e quindi originale. Sigla e sottolinea il rinnovamento - non solo visivo - del Maggio. Il nuovo logo si declina per il Teatro (e per l’istituzionalità) e in una sua variante colore per il Festival. La nuova identità del Teatro del Maggio è concepita e disegnata dallo studio Arké di Napoli. IL MAGGIO DIFFUSO Il 14, 15, 16, 17 maggio, alle ore 21, il Maggio porta le Quattro Stagioni di Antonio Vivaldi, in quattro luoghi d’arte della Città Metropolitana di Firenze. L’Orchestra del Maggio è diretta da Domenico Pierini, violino di spalla della compagine. I concerti si terranno presso il Santuario di Santa Verdiana a Castelfiorentino il 14, la Pieve di San Pietro a Cascia a Reggello il 15, la Pieve di san Donato in Poggio a Barberino Tavarnelle il 16 e la Pieve di San Lorenzo, a Borgo San Lorenzo il 17 maggio. GLI ABBONAMENTI E I CARNET Tornano gli abbonamenti che rendono sempre più conveniente il prezzo, già favorevole rispetto al passato, dei biglietti per gli spettacoli. Sono previsti tre turni di abbonamenti: “A”, “B”, “Pomeridiano” che sono declinati su quattro differenti tipologie. I prezzi relativi, relativi ai differenti posti nei settori delle due sale, sono consultabili sul sito del Teatro. • “Abbonamento Lirico Sinfonico ” (Turno “A” ,”B” e “Pomeridiano”) , per un totale di 17 spettacoli (4 opere + 1 opera in forma di concerto + 1 balletto + 11 concerti sinfonici) • “Abbonamento Sinfonica 2024” per un totale di 12 concerti (1 opera in forma di concerto + 11 concerti sinfonici) • “Abbonamento Opera e Balletto” (Turno “A” , “B” e “Pomeridiano”), per un totale di 5 spettacoli (4 opere + 1 balletto) • “Abbonamento Lirico Sinfonica Festival ” (Turno “A” , “B” e “Pomeridiano”) per un totale di 10 spettacoli (3 opere e 1 balletto e 6 concerti sinfonici) Gli Abbonati del turno Stagione Lirico Sinfonica 22/23 (Turno “A”, “B” e “Matinée”) potranno rinnovare l’abbonamento “Abbonamento Lirico Sinfonico” (Turno “A”, “B” e “Pomeridiano”) a partire dal 24 novembre 2023 fino al 4 dicembre 2023. Gli abbonati ai restanti turni compreso il Festival 2023 potranno rinnovare i propri turni di abbonamento a partire dal 5 dicembre 2023 al 11 dicembre 2023.
Sarà possibile sottoscrivere nuovi abbonamenti a partire dal 15 dicembre 2023 fino al 10 gennaio20 24 per l’Abbonamento Lirico Sinfonico” (Turno A, B e Pomeridiano) e “Abbonamento Sinfonica 2024”. Per l’Abbonamento Opera e Balletto (Turno “A”, “B” e “Pomeridiano”), il termine sarà il 28 febbraio 2024 mentre per l’Abbonamento Lirico Sinfonica Festival (Turno “A”, “B” e “Pomeridiano”) il termine ultimo sarà il 30 marzo 2024 Sono inoltre previsti tre “Carnet”, disponibili alla vendita a partire dal 15 dicembre, che possono essere scelti tra i seguenti: • Abbonamento “Carnet Libero For You”: 3 opere a scelta o 2 opere e 1 balletto; e 5 concerti sinfonici (escluso il concerto dei Wiener Philharmoniker/Riccardo Muti) sconto del 15% sul prezzo complessivo dei biglietti a seconda del settore scelto. • Abbonamento Carnet “Libero Sinfonica”: 5 concerti sinfonici a scelta (escluso il concerto dei Wiener Philharmoniker/ Riccardo Muti), sconto del 15 % sul prezzo dei biglietti a seconda del settore scelto • Carnet “Under 30”: 3 opere a scelta o 2 opere e 1 balletto; e 5 concerti sinfonici (escluso il concerto dei Wiener Philharmoniker/ Riccardo Muti), 13 euro in tutti i settori in base ai contingenti stabiliti. Tornano gli abbonamenti su tre turni e quattro tipologie che rendono sempre più conveniente il prezzo, già favorevole rispetto al passato, dei biglietti per gli spettacoli. La nuova grafica del Teatro del Maggio: nel rispetto della tradizione, il rinnovamento visivo improntato a un segno che sottolinea la forte identità sia del Teatro che del suo Festival e il legame dell’Istituzione con la Città di Firenze. Il Teatro del Maggio ringrazia i soci fondatori e i soci privati. La Fondazione Teatro del Maggio Musicale Fiorentino ringrazia per il sostegno i Soci: Soci di diritto Fondatori Pubblici: Repubblica Italiana nel Ministero della Cultura, Comune di Firenze e Regione Toscana. La Fondazione Teatro del Maggio Musicale Fiorentino ringrazia altrettanto i Soci Fondatori privati: Fondazione CR Firenze, Intesa Sanpaolo; Baker Hughes, Allianz, Gucci, Publiacqua, Toscana Aeroporti, Unicoop Firenze, Salvatore Ferragamo, Toscana Energia, Università di Firenze, Pitti Immagine; gli Sponsor: Enel, Caffè Borbone, Officina Profumo-Farmaceutica di Santa Maria Novella, Zignago Vetro, Cassetti Gioielli; gli Sponsor Tecnici: Tecnoconference, Torrigiani; il Partner ufficiale: Air Dolomiti. La Fondazione Teatro del Maggio Musicale Fiorentino ringrazia inoltre tutti gli aderenti all’Albo degli Associati: le Aziende mecenati, i Mecenati, i Sostenitori, i Benemeriti, i Soci effettivi, i Soci effettivi junior, i Soci e l’Associazione Amici del Maggio Musicale Fiorentino. 23/11/2023

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