SYNNE SANDEN + Wow Sailor domenica diciannove novembre al Teatro Miela di Trieste

Synne Sanden è norvegese ed ha una voce che incanta. Lei è un’artista eclettica, emozionale, é raffinata ma anche diretta con una personalità musicale molto impattante. La sua musica è un intenso pop sperimentale ad ampio spettro, con delle disgressioni urban con rallentamenti fra dub e trip hop. Il suo è un lavoro armonioso e identitario che esplora la sua anima e concede a noi tutti di coltivare e custodire nei nostri ricordi le sue gemme preziose, frutto di esplorazioni musicali e passione. “Unfold” , il suo ultimo album, è aspro e sincero ed suonato da eccellenti musicisti, molti provenienti dalla scena jazz norvegese, ben prodotto e arrangiato con gusto dosando con efficacia l’elettronica con la strumentazione tradizionale. Se vi piace Bjork, Anja Garbarek, Jehnny Hval, anche Synne Sanden fa per voi.
Synne compone la sua musica e i suoi testi da sola, scrivendo di vulnerabilità e argomenti intimi di cui si hanno spesso remore e vergogna a parlarne. Se “Imitation” raccontava l’inferiorità, il disprezzo di sé, l’invidia e il desiderio frustrato di crescita personale, “Unfold” affronta le conseguenze di una sessualità irrispettosa e il recupero del valore di un’intimità sana e positiva. Synne dice: “Unfold” è un album molto femminista e volevo avere uno stile femminista. Riguarda la sessualità e l’intimità, il valore di una sana vicinanza sessuale e le conseguenze di una sessualità irrispettosa”. “Unfold” racconta dell’essere vulnerabili, di un processo di crescita personale e di guarigione, Narra del recupero del proprio corpo dopo che i confini sono stati superati, attraverso una sessualità positiva che crea vicinanza, vitalità, presenza e senso di appartenenza, all’opposto e in contrasto con le esperienze dolorose di sopraffazione che fanno sentire una donna debole e insicura.
A livello timbrico e di arrangiamenti, “Unfold” mescola voci, ritmi, tamburi lunari, rhodes, fisarmonica, batteria, sintetizzatori, arpa, archi, clarinetto basso, vibrafone e pedal steel, combinando l’orecchiabile con l’eccentrico, l’espressivita’ con la crudezza, creando paesaggi sonori inconfondibili. Alcune brani sono coprodotti da Synne Sanden, Peter Estdahl e Kim Reenskaug, in arte Wow Sailor, che aprirà la serata al Miela con delle sue produzioni creando un paesaggio sonoro meditativo ed emozionale. La band permanente di Synne è composta da: Julie Kleive, Henrik Schmidt, Lars Fremmerlid e Jørgen Apeness. Ellen Bødtker è ospite all’arpa in due canzoni dell’ultimo album e Lise Sørensen suona gli archi in diverse canzoni.
Synne Sanden cura anche molto la sua presenza sul palco con un’estetica che può ricordare anche l’ultima Björk. Non a caso condividono una collaborazione con Carina Shoshtary, creatice di maschere da indossare che sono in realtà dei veri e propri gioielli. 15/11/2023 Info: www.miela.it bellaunavitaalloperablogspot.com

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